Gli astronauti provano la gravità lunare con il Reduced Gravity Walking Simulator

Gli astronauti provano la gravità lunare con il Reduced Gravity Walking Simulator, una struttura sviluppata dalla NASA nei primi anni ’60 per studiare la locomozione umana in condizioni di gravità lunare simulata. Questo simulatore, situato presso il Langley Research Center della NASA in Virginia, è stato progettato per preparare gli astronauti all’atterraggio sulla Luna durante il programma Apollo.
Progettazione e funzionamento
Un simulatore di gravità ridotta era necessario per preparare gli astronauti all’atterraggio sulla Luna. Fu proposto dall’ingegnere della NASA William Hewitt Phillips. Il simulatore faceva parte del Lunar Landing Research Facility (LLRF) e fu completato nel 1965. Nel 1972, il LLRF fu riprogettato nell’Impact Dynamics Research Facility. Il Reduced Gravity Walking Simulator era costituito da imbracature di tela, cavi d’acciaio, un piccolo carrello e una superficie di camminata in legno. Consisteva in una passerella inclinata con un angolo di 9,5° rispetto alla verticale. I soggetti del test erano sospesi su un lato tramite cavi attaccati a diverse parti del loro corpo, “un sistema di sospensione tipo burattino all’estremità di un lungo pendolo”, ed erano inclinati su un lato con lo stesso angolo di 9,5°. Questa disposizione consentiva loro di camminare lungo la superficie inclinata sperimentando solo un sesto (17%) della gravità terrestre, equivalente all’attrazione gravitazionale della Luna. Il peso rimanente era sostenuto dal sistema di sospensione.
Sistema di sospensione
Il sistema di sospensione utilizzava più cavi collegati a un carrello monorotaia sopraelevato che si muoveva parallelamente alla passerella. Questa configurazione consentiva ai soggetti di camminare, correre, saltare ed eseguire altre attività locomotive lungo la lunghezza della passerella. Tuttavia, i movimenti laterali e rotatori erano limitati. Secondo Francis B. Smith, durante l’addestramento, l’astronauta sospeso sente “circa 1/6 del normale campo gravitazionale della Terra… un astronauta di 180 libbre ‘in piedi’ sulla piattaforma eserciterebbe una forza di sole 30 libbre, la stessa che avrebbe se fosse in piedi sulla superficie lunare”.
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L’astronauta dell’Apollo 1 Roger Chaffee si allena al Reduced Gravity Simulator By NASA – https://images.nasa.gov/details/LRC-1965-B701_P-08545, Pubblico dominio, commons.wikimedia.org
Studi e risultati
Gli scienziati hanno utilizzato il simulatore per analizzare gli effetti fisiologici della gravità ridotta su varie forme di locomozione: camminare, saltare e correre. Sono stati inoltre studiati e misurati il limite di fatica, il dispendio energetico e la velocità di locomozione. Queste analisi hanno permesso di comprendere meglio come il corpo umano si comporta in condizioni di bassa gravità, fornendo informazioni preziose per la preparazione degli astronauti.
Test in tute spaziali
I soggetti indossavano tute spaziali pressurizzate durante alcuni test per replicare più da vicino le condizioni della superficie lunare. Tutti e tre gli astronauti dell’Apollo 1 si sono addestrati lì; in totale, 24 astronauti hanno utilizzato il simulatore per allenarsi per le missioni lunari. Il simulatore è diventato popolare tra i giornalisti. Nel 1968, Walter Cronkite della CBS lo ha provato lui stesso per una “passeggiata televisiva piuttosto comica sulla luna”.
Impatto e eredità
In questa foto scattata nel dicembre 1963, tecnici della NASA lavorano sul Reduced Gravity Walking Simulator, presso il NASA Langley Research Center di Hampton, Virginia. Questo dispositivo unico simulava la gravità lunare riducendo il peso percepito dalle gambe del soggetto a un sesto del peso terrestre, grazie a un sistema di sospensione che bilanciava il peso con contrappesi e molle.
Il simulatore era progettato per studiare come le persone camminano, saltano o corrono in condizioni di bassa gravità. Era anche un importante strumento di addestramento per gli astronauti del programma Apollo, consentendo loro di esercitarsi a completare compiti in un ambiente lunare simulato. Grazie a questa tecnologia, gli astronauti potevano acquisire familiarità con le sfide motorie e operative che avrebbero affrontato sulla Luna.
Realismo del simulatore
Il realismo del simulatore era tale che, quando Neil Armstrong fu interrogato su cosa si provasse a camminare sulla Luna, rispose: “Come a Langley!”.
Conclusione
Il Reduced Gravity Walking Simulator è stato un passo cruciale nella preparazione degli astronauti per le missioni lunari. Ha permesso loro di acquisire esperienza pratica e di affrontare le sfide che avrebbero incontrato sulla superficie lunare, contribuendo al successo delle missioni Apollo.
Redazione
Foto By NASA – https://artsandculture.google.com/asset/reduced-gravity-walking-simulator-nasa/AgEA-2nMTNt_8g?hl=en,Pubblico dominio, commons.wikimedia.org
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