Il futuro dell’aria condizionata, gli scenari tra benefici e cambiamento climatico
Quasi tutte le famiglie in Italia usano un condizionatore, e la diffusione di questi apparecchi
si fa sempre più capillare. Lo spiegano gli esperti, secondo i quali l’evoluzione delle condizioni
economiche di molti paesi spingerà un numero sempre maggiore di utenti ad installare questi
dispositivi, prima difficili da approcciare per questioni finanziarie.
Al tempo stesso, però, sorge un serio problema: il loro utilizzo ha un forte impatto negativo
sull’ambiente e sull’ecosistema.
Il futuro dei condizionatori, fra vantaggi e svantaggi
Come anticipato poco sopra, il numero di installazioni di condizionatori è destinata a
crescere nel medio e nel lungo periodo. Le condizioni economiche di molte famiglie
andranno evolvendosi in positivo, dando così la possibilità di affrontare questo
investimento. Inoltre, i cambiamenti climatici causeranno un ulteriore innalzamento
delle temperature terrestri, aumentando dunque la domanda di condizionatori. Stando
a uno studio, entro il 2050 il 55% della popolazione mondiale avrà installato un
climatizzatore a casa propria. Nel 2020, invece, ci si attestava su una percentuale intorno
al 35%. In sintesi, si tratta di un lusso che non sarà più tale per molti cittadini europei e
del resto del mondo.
A tal proposito è il caso di sottolineare quali sono, a tutti gli effetti, i vantaggi e gli
svantaggi dei climatizzatori, iniziando proprio dai primi. Innanzitutto, il condizionatore
consente di affrontare l’estate senza dover soffrire le pene dell’inferno a casa,
specialmente se si parla delle regioni più soggette ad eventi climatici come l’afa e le
elevate temperature. Si tratta di uno strumento prezioso soprattutto per gli
appartenenti alle fasce d’età più fragili come gli anziani. In secondo luogo, i
condizionatori di oggi consumano molta meno energia, e possono essere usati anche in
modalità dry, così da evitare i pericolosi sbalzi di temperatura e i malanni ad essi
associati. Gli svantaggi? Uno solo, ma molto importante: si tratta di uno strumento che
produce inquinamento, per via delle elevate emissioni di anidride carbonica
nell’atmosfera.
Come utilizzare nel modo corretto l’aria condizionata
Viste le due questioni principali che girano attorno al dibattito sui condizionatori, da
diverso periodo è assolutamente necessario imparare a dosare bene il suo utilizzo. Così
facendo, si potrà trovare un compromesso che porti l’utilizzo dell’aria condizionata a
metà tra la questione legata alle emissioni di CO2 e al comfort domestico nelle giornate
più calde. La prima cosa da fare, in questi casi, è innanzitutto affidarsi ai consigli degli
esperti del settore dell’energia elettrica, provando a consultare la guida sul risparmio e
sul corretto utilizzo dei condizionatori di VIVI energia, ad esempio. In secondo luogo, è il
caso di evitare di superare i 4-5 gradi di scarto con le temperature esterne, per evitare
noiose conseguenze a livello di salute (influenze e tosse correlate a un forte sbalzo di
temperatura).
Dal punto di vista energetico è altrettanto importante eseguire una corretta
manutenzione del climatizzatore, pulendo il filtro, per aumentare l’efficienza della
macchina. Inoltre, la pulizia dei filtri serve anche per evitare la diffusione di virus e
batteri in casa. Un altro suggerimento utile e da tenere a mente è il seguente: meglio
sostituire i vecchi climatizzatori con nuovi apparecchi di classe energetica alta, puntando
così a un ulteriore risparmio energetico che aiuterà sulla bolletta e a impattare meno
sull’ambiente.