Più di 300 piramidi siciliane ai piedi dell’Etna, lo sapevate ?
Lo sapevate che in Sicilia, ai piedi del maestoso vulcano Etna, si celano più di 300 Piramidi Siciliane? Queste enigmatiche strutture, spesso trascurate e poco conosciute, si ergono come sentinelle silenziose tra i paesaggi mozzafiato dell’isola. Ogni pietra racconta una storia, ogni gradino nasconde un segreto. Alcune di queste Piramidi Siciliane raggiungono l’impressionante altezza di 40 metri, sfidando il cielo e la logica. Come hanno fatto gli antichi a costruirle? Quali segreti custodiscono queste Piramidi Siciliane?
Le Piramidi Siciliane
Ai piedi dell’Etna, lungo un territorio che si espande da Linguaglossa ad Adrano, ci sono moltissime strutture piramidali, proprio nella campagna. Sono state realizzate con la tecnica della posa delle pietre a secco. Queste strutture sono parte integrante del paesaggio e costituiscono un affascinante enigma oggetto di studio.
Le Piramidi Siciliane hanno una struttura a gradoni o conica, su una base rotonda o quadrata. Sono state realizzate con blocchi di roccia vulcanica, utilizzando la tecnica della posa delle pietre a secco. Possono raggiungere i quaranta metri di altezza e si contraddistinguono per scale, gradoni e, in alcuni casi, altari sommitali.
Le Ipotesi sulla loro Origine
Nonostante abbiano forme diverse, avrebbero tutte in comune la vista sull’Etna. Le prime ipotesi propendevano per una destinazione ad attività di tipo principalmente agricolo e una costruzione recente. Si è pensato anche a una forma di culto nei confronti del vulcano. Attraverso alcuni approfondimenti, però, si è rivelata una datazione molto antica. Sarebbero, infatti, antecedenti allo sbarco dei Greci in Sicilia. Nei pressi del sito in cui si trovano, inoltre, sono stati scoperti antichi sentieri e sistemi rudimentali per la canalizzazione delle acque. Questo contribuisce a rendere le costruzioni ancora più misteriose.
I Costruttori delle Piramidi siciliane
Per quanto riguarda i costruttori, si fa riferimento in particolare a due popoli. Potrebbero essere stati i Sicani, che hanno anche costruito altre strutture piramidali nella Sicilia centrale, oppure i Šekeleš (o Shekelesh). Questi costituivano una tribù della confederazione dei Popoli del Mare, provenienti dalla zona del Mare Egeo: secondo alcuni archeologi sarebbero con gli antenati dei Siculi o, addirittura, i Siculi stessi.
La presenza dei Šekeleš in Sicilia sarebbe testimoniata dal ritrovamento di anfore presso il Monte Dessueri (nei pressi di Pozzillo, in provincia di Caltanissetta), identiche a quelle trovate ad Azor, nei dintorni di Giaffa (Israele). Questo popolo di navigatori sarebbe giunto sino alle coste delle isole Canarie, dove sono stati rinvenuti manufatti del tutto simili a quelli etnei.
Conclusione
Al di là delle diverse ipotesi, tutte affascinanti e tutte da confermare, una cosa è certa: le Piramidi Siciliane continuano ad essere avvolte da un irresistibile alone di fascino. Immaginatevi di camminare tra queste gigantesche piramidi, toccando la pietra fredda e ruvida, e lasciandovi trasportare indietro nel tempo. Ogni piramide è un racconto scolpito nella pietra, un enigma che attende di essere decifrato. Mentre scrutate le loro forme, vi chiederete: quali segreti celano? Quali cerimonie si sono svolte al loro cospetto? La loro precisa funzione rimane un mistero, ma la loro maestosità è indiscutibile.
Redazione
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