Scienziati descrivono stili alimentari potenzialmente mortali

Ricercatori britannici hanno analizzato la relazione di alcuni alimenti con il rischio di malattie cardiovascolari e morte prematura. L’elenco dei cibi mortali comprende cioccolatini ed altri dolci, burro e pane bianco, oltre a bevande zuccherate e caramelle. I risultati dello studio sono pubblicati sulla rivista BMC Medicine.

Per studiare l’effetto della dieta sul rischio di malattie cardiovascolari e mortalità, i ricercatori dell’università di Oxford, insieme a colleghi australiani e cinesi, hanno analizzato i dati della biobanca britannica UK Biobank, uno studio di lungo periodo che ha esaminato il contributo della predisposizione genetica e l’esposizione ambientale, compresa l’alimentazione, allo sviluppo di determinate malattie.

Per l’analisi sono stati selezionati un totale di 116.806 adulti britannici di età compresa tra 37 e 73 anni, che per primi hanno preso parte allo studio nel periodo dal 2006 al 2010 e per i quali sono disponibili dati sulla registrazione dei ricoveri e dei decessi rispettivamente fino al 2017 e al 2020.

Gli autori hanno collegato l’incidenza di malattie e morte alla dieta dei partecipanti e hanno identificato due abitudini alimentari comuni che aumentano il rischio di malattie cardiovascolari e mortalità prematura. Una di queste è caratterizzata da una grande quantità di cioccolatini ed altri prodotti dolciari, burro e pane bianco con una piccola percentuale di frutta e verdura fresca. Il secondo è caratterizzato da un alto contenuto di bibite zuccherate, succhi di frutta e caramelle, cioccolatini, zucchero, burro e formaggio. 

Tra chi seguiva il primo stile alimentare in prevalenza erano uomini di età inferiore ai 60 anni, tra cui fumatori, non praticanti sport ed erano spesso obesi o ipertesi. Hanno un rischio maggiore di sviluppare malattie cardiovascolari rispetto alle persone di età superiore a 60 anni che non sono in sovrappeso o obese e che mangiano cibi più sani.

Il secondo stile alimentare era seguito principalmente dalle donne. Nonostante il fatto che la maggior parte di loro non fumasse e fosse fisicamente attiva, molte di loro avevano alti livelli di colesterolo, sovrappeso, diabete e ipertensione.

“Le malattie cardiovascolari sono una delle principali cause di morte e disabilità nel Regno Unito, e la ragione principale è una dieta malsana, – sono le parole riportate su Springer Nature della responsabile dello studio Carmen Piernas, collaboratrice del dipartimento di assistenza sanitaria primaria dell’università di Oxford. – La maggior parte delle raccomandazioni dietetiche si basa sui nutrienti negli alimenti piuttosto che sugli alimenti stessi, questo può creare confusione alla gente. I nostri risultati aiutano a identificare cibi e bevande specifici che possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari e mortalità”.

Gli autori sperano che i loro risultati aiuteranno a sviluppare raccomandazioni dietetiche basate sul cibo che possano aiutare le persone a mangiare in modo più sano e ridurre il rischio di malattie cardiache.

Gli scienziati osservano inoltre che la natura osservativa del loro studio non consente di trarre conclusioni su una relazione causale tra dieta, malattie cardiovascolari e mortalità.

Foto di Peggy cci da Pixabay 

Fonte: it.sputniknews.com

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