Oggetto misterioso nello spazio: enigma per la NASA

Oggetto misterioso nello spazio devia il getto di plasma di un buco nero, osservato dal telescopio Chandra.

Nel cuore della costellazione del Centauro, gli scienziati hanno fatto una scoperta sorprendente grazie al telescopio spaziale Chandra della NASA. Hanno osservato un oggetto misterioso nello spazio che ha causato un’anomala deviazione a forma di V nel getto di plasma scagliato da un gigantesco buco nero. Questo oggetto è sconosciuto e provoca un’emissione unica di raggi X.

Scoperta e osservazioni

Gli scienziati hanno notato un fenomeno misterioso nello spazio profondo. Un gigantesco buco nero supermassiccio e un oggetto di natura incerta sono coinvolti. Il fascio di radiazioni e plasma, proiettato dal “cuore di tenebra” a velocità vicine a quelle della luce, colpisce in pieno questo oggetto, che viene deviato in modo anomalo. Il getto di plasma forma una deviazione a forma di V.

Analisi dei Dati

Un team di ricerca internazionale, guidato dagli scienziati dell’Università del Michigan, ha descritto l’impatto del flusso di plasma di un buco nero supermassiccio contro un oggetto misterioso. Hanno collaborato con colleghi del Dipartimento di Astronomia e Astrofisica dell’Università Statale della Pennsylvania, dell’IRAP dell’Università di Tolosa (Francia) e della Facoltà di Fisica del Technion—Israel Institute of Technology, tra altri.

Il ruolo del telescopio Chandra

Il dottor David Bogensberger del Dipartimento di Astronomia dell’Università del Michigan ha coordinato i ricercatori. Hanno scoperto l’incidente cosmico analizzando i dati catturati dal Chandra X-ray Observatory, un telescopio spaziale della NASA progettato per indagare sui raggi X. Lo strumento ha osservato la galassia Centaurus A, situata a 12 milioni di anni luce dalla Terra. Ciò ha permesso di osservare il potente flusso di plasma lanciato dal suo nucleo galattico attivo, un buco nero supermassiccio con 55 milioni di masse solari.

Il fascio di plasma

I buchi neri supermassicci, situati al centro delle galassie, possono avere masse da milioni a miliardi di volte quelle del Sole. Nella Via Lattea, la nostra galassia, c’è Sagittarius A con circa 4,4 milioni di masse solari. Nulla può sfuggire dai buchi neri, nemmeno la luce, rendendoli invisibili. Possiamo osservare il disco di accrescimento che si forma attorno ad essi grazie alla forza di attrazione gravitazionale, che attrae polveri, gas e altro materiale oltre l’orizzonte degli eventi. Non tutto il materiale viene divorato; parte viene accelerato a velocità quasi relativistiche (vicine alla velocità della luce) e espulso nello spazio profondo.

Le implicazioni scientifiche

Inoltre, nulla può sfuggire dai buchi neri, nemmeno la luce, rendendoli invisibili. Possiamo osservare il disco di accrescimento che si forma attorno ad essi grazie alla forza di attrazione gravitazionale, che attrae polveri, gas e altro materiale oltre l’orizzonte degli eventi. Non tutto il materiale viene divorato; parte viene accelerato a velocità quasi relativistiche (vicine alla velocità della luce) e espulso nello spazio profondo.

L’anomalia del segnale C4

Il fascio di plasma espulso da Centaurus A è uno dei più grandi e luminosi conosciuti, raggiungendo i 40.000 anni luce di distanza (percorre l’intera galassia). Di conseguenza, è uno dei più studiati. I ricercatori hanno notato un’anomalia a forma di V nel flusso di plasma, il segnale C4. Questo segnale si genera quando il fascio viene deviato da un oggetto insolito, creando raggi X a forma di V con braccia da 700 anni luce. Solitamente, questi impatti generano formazioni ellittiche, quindi non è chiaro quale tipo di oggetto produca questa deviazione peculiare. La NASA ipotizza possa trattarsi di una stella, ma non abbiamo gli strumenti adeguati per confermarlo.

Conclusione

Infine, la scoperta del segnale C4 rappresenta un affascinante enigma per gli astronomi. La NASA e gli altri istituti continueranno a studiare questo fenomeno, sperando di svelare la natura dell’oggetto misterioso nello spazio e le sue implicazioni per la nostra comprensione dell’universo.

I dettagli della ricerca “Superluminal Proper Motion in the X-Ray Jet of Centaurus A” sono stati pubblicati sul The Astrophysical Journal.

Redazione

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