Una gigantesca diga idroelettrica cinese influisce sulla rotazione terrestre. Lo studio della NASA

La Diga delle Tre Gole, che attraversa il fiume Yangtze in Cina, è una centrale idroelettrica così grande che gli scienziati della NASA suggeriscono che potrebbe rallentare la rotazione terrestre, allungando leggermente le nostre giornate. La costruzione della centrale idroelettrica è iniziata nel 2006, ma solo nel 2012 è entrata in funzione. È stata realizzata per impedire che le inondazioni devastassero i villaggi lungo il fiume Yangtze come avvenne nel 1931, anno in cui la tracimazione del fiume causò la morte di 3,7 milioni di persone. Oltre al controllo delle inondazioni, il progetto della diga aveva anche l’obiettivo di produrre energia idroelettrica e migliorare la navigazione. Considerata la più grande centrale idroelettrica del mondo in termini di capacità totale, la Diga delle Tre Gole è in grado di produrre 22.500 KW e distribuisce energia a milioni di persone attraverso 34 grandi generatori.

Per generare così tanta energia ha bisogno di infrastrutture in quota: ala sua massima capacità, il livello dell’acqua raggiunge i 175 metri sul livello del mare, e il suo serbatoio è in grado di immagazzinare 39,3 km cubi di liquido. A pieno regime, l’acqua dell’impianto pesa 42 miliardi di tonnellate; in questo caso, il livello dell’acqua nei suoi serbatoi aumenta di 90 metri. Questo aumento di massa fa sì che ci sia un peso maggiore in un punto tutto sommato ristretto influendo sul momento di inerzia della Terra, un fenomeno che descrive l’inerzia di un corpo rotante rispetto al suo movimento. Maggiore è la distanza della massa in questione dal suo asse di rotazione, minore è la velocità con cui ruota. Per capire meglio, bisogna immaginare un pattinatore sul ghiaccio: riesce a ridurre il momento di inerzia quando tiene le braccia molto vicine al corpo. Quindi, gira più velocemente su se stesso. Nel caso della centrale elettrica, gli scienziati della NASA hanno calcolato che l’aumento di massa potrebbe rallentare leggermente la rotazione terrestre, aumentando la durata dei giorni di 0,06 microsecondi. Inoltre, la differenza renderebbe il nostro pianeta un po’ più rotondo al centro e più piatto in alto, provocando uno spostamento di 2 centimetri nella posizione dei poli.

Angelo Petrone

Fonte: www.jpl.nasa.gov

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