Esperto di avvelenamenti alimentari rivela 6 alimenti che rifiuta di mangiare

Avendo trascorso più di 20 anni ad occuparsi di  cause per avvelenamento da cibo, Bill Marler  non mangia più determinati alimenti.

L’avvocato, che ha patrocinato cause  contro la catena di ristoranti Chipotle dopo gli scoppi di E. coli e norovirus, è stato citato in un articolo di Health Insider di BottomLine che illustra quali alimenti ha tagliato dalla sua dieta.

Avendo vinto più di 600 milioni di dollari per alcuni  clienti per casi di malattia di origine alimentare, Marler afferma che le sue esperienze lo hanno convinto che determinati cibi non valgono il rischio  di ammalarsi.

Ecco gli alimenti che spaventano di più questo esperto:

  1. 1. Ostriche crude.
  2. Marler afferma  di aver visto più malattie legate all’assunzione   di molluschi negli ultimi cinque anni rispetto ai due decenni precedenti. Il colpevole: le  acque calde. Quando le acque globali si riscaldano, producono una crescita microbica, che contamina le  ostriche che vengono ingerite crude e,quindi,con una forte carica microbica
  3. 2. Pretagliati di frutta e verdura.
  4. Lindsey Turner / flickr
    Marler dice che evita questi cibi “come la peste”. La convenienza di acquistare frutta e verdure gia’ lavate e tagliate e’ notevole , ma, poiché più persone si occupano della preparazione  di questi alimenti, cio’ significa maggiori possibilità di contaminazione.

3. Germogli crudi.

Gli scoppi di epidemie dovute  a germogli crudi sono sorprendentemente comuni, con oltre 30 epidemie batteriche – principalmente salmonella ed E. coli – negli ultimi due decenni.

“Ci sono stati troppi focolai per non prestare attenzione al rischio di contaminazione dei germogli”, dice Marler. “Questi sono prodotti che non mangio affatto”.

Flickr / jules

4. Carne cruda.

Scusate, cuochi: Marler non ordinerà più le  vostre bistecche  di media grandezza. Secondo l’esperto, infatti,la carne deve essere cotta a 160 gradi per uccidere i batteri che potrebbero causare E. coli o salmonella.

5. Uova crude. 
Chi ricorda l’epidemia di salmonella degli anni ’80 e dei primi anni ’90? . Secondo Marler, la possibilità di intossicazione alimentare da uova crude è molto inferiore oggi rispetto a 20 anni fa, ma  ancora non è da escludere che possa verificarsi.

6. Latte e succhi non pastorizzati.

Jessica Mai / Business Insider
Un movimento in crescita sta incoraggiando le persone a bere latte e succhi “crudi”, sostenendo che la pastorizzazione riduce il valore nutrizionale. Marler afferma che la pastorizzazione non è pericolosa, mentre,invece, le bevande grezze possono essere rischiose, poiché saltare la fase di sicurezza significa aumentare il rischio di contaminazione da parte di batteri, virus e parassiti.

“Non c’è motivo di  correre il rischio di ammalarsi se ci si puo’ mettere al sicuro con la  pastorizzazione”.

Fonte:  www.iflscience.com 

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