I geologi trovano parte del Grand Canyon in Tasmania
Il Grand Canyon ha un gemello, solo che vive dall’altra parte del mondo. Questo è quanto riporta un articolo recentemente pubblicato sulla rivista Geology .
I geologi della Monash University di Melbourne erano curiosi di vedere una serie di formazioni rocciose in Tasmania, che sembravano sospettosamente simili a quelle del Grand Canyon negli Stati Uniti – secondo l’autore dello studio, Jack Mulder, le rocce hanno sempre avuto un aspetto un po ‘ fuori posto.
Ora, i test chimici hanno confermato che c’è una corrispondenza. La coppia contiene minerali con identiche impronte geochimiche.
Il team ha basato la loro conclusione sulla stratigrafia simile delle rocce, sull’età di deposizione e sulla distribuzione dell’età U-Pb etrital di zircon e sulla composizione dell’isotopo di Hf. I risultati suggeriscono che queste antiche formazioni rocciose erano una volta la stessa cosa- e che potrebbero avere importanti implicazioni geologiche.
“Abbiamo concluso che sebbene ora siano dalla parte opposta del pianeta, la Tasmania deve essere stata attaccata agli Stati Uniti occidentali”, ha detto Mulder a New Scientist .
Oggi, il pianeta è diviso in sette continenti, ma non è sempre stato così, e non rimarrà così per sempre. Gli scienziati pensano che la prossima volta che tutti e sette i continenti si uniranno sarà nei prossimi 50 milioni a 200 milioni di anni e hanno già chiamato questo supercontinente Amasia .
Ci sono stati diversi supercontinenti nella storia della Terra, il più famoso (e più recente) Pangea . Ma prima di questo, da 1,3 a 750 milioni di anni fa, c’era Rodinia.
Rodinia si è frammentata in continenti più piccoli centinaia di milioni di anni fa, in coincidenza con un periodo di estremo raffreddamento globale che probabilmente non era del tutto casuale . Ma capire come esattamente i continenti di oggi potrebbero adattarsi a formare una massa continentale simile a Rodinia si è rivelata una sfida.
Il gemello del Grand Canyon potrebbe aiutare a risolvere un piccolo pezzo di quel puzzle, fornendo prove che 1,1 miliardi di anni fa, l’Australia moderna e la costa occidentale del Nord America erano collegate.
Alan Collins, professore di scienze della terra all’università di Adelaide, è arrivato al punto di dire a New Scientist che lo studio mostra che la Tasmania “detiene la chiave” per ricucire insieme la geografia tettonica del tempo, dicendo che potrebbe aiutare i futuri geologi a costruire modelli completi della placca tettonica della Terra antica.
Foto di Free-Photos da Pixabay
[H / T: New Scientist ]
Di Rosie McCall
Fonte: www.iflscience.com
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