Scandalo in Germania: l’Eugt testava i gas di scarico delle auto su scimmie ed esseri umani

Volkswagen, Daimler e Bmw di nuovo sotto accusa dopo il dieselgate. Ma dicono di non saperne nulla

Mentre gli attivisti di Greenpece protestano a torso nudo con polmoni dipinti di blu davanti alla sede della Commissione Europea a Bruxelles chiedendo “Clean Air Now”, dalla Germania, una dei Paesi, insieme all’Italia, a rischio di deferimento alla Corte europea per  non aver rispettato i valori limite Ue per il biossido di azoto (NO2), introdotto nel 2010,  arriva la notizia che i gas di scarico delle auto diesel fabbricate dalla case automobilistiche tedesche Volkswagen, Daimler e Bmw  non sono stati testati solo su scimmie da laboratorio, ma anche su cavie umane.

La clamorosa rivelazione è stata pubblicata di giornali tedeschi Sueddeutsche Zeitung e Stuttgarter Zeitung, secondo i quali  la Europäische Forschungsvereinigung für Umwelt und Gesundheit im Transportsektor (Eugt – Società di Ricerca europea per l’Ambiente e la Salute nei Trasporti) fondata dai 3 colossi dell’auto, ha promosso «Un breve studio di inalazione con ossido d’azoto su persone sane».

La Sueddeutsche Zeitung scrive che «25 persone sono state sottoposte a dei controlli presso la clinica universitaria di Aquisgrana dopo che avevano respirato, per diverse ore, e in diverse concentrazioni, dell’ossido d’azoto» e il rapporto della stessa Eugt  riportato dal giornale assicura che  non sarebbero stati rilevati effetti sui pazienti. Ma l’Eugt è stata sciolta nel 2017, probabilmente come conseguenza della pessima figura fatta da Wv e company con il dieselgate.

Intanto una delle case automobilistiche coinvolte, la Daimler cerca di non restare impigliata in questo ennesimo scandalo e scrive in  comunicato: «Ci dissociamo espressamente dagli studi e dall’Eugt, siamo addirittura sconvolti dalla natura e dalla portata degli studi e dalla loro attuazione e condanniamo gli esperimenti in modo assoluto. L’approccio di Eugt contraddice i nostri valori e i nostri princìpi etici. Teniamo altresì a comunicare che anche se Daimler non ha avuto influenza sulla progettazione dello studio, abbiamo avviato un’indagine approfondita sulla questione».

Lo scandalo sull’utilizzo di cavie umane arriva dopo la rivelazione che nei test fatti negli Usa  erano state utilizzate scimmie  e la Bmw il 27 gennaio aveva preso le distanze da quei test su primati non umani, mentre. Vw aveva chiesto scusa dicendo che gli esperimenti sulle scimmie erano stati «un errore di valutazione di alcuni». Ma questo “errore di valutazione” si è ripetuto con gli esseri umani e i giganti dell’auto tedesca ora devono spiegare se non sapevano cosa faceva l’Eugt e allora si sono dimostrati incapaci di controllare quel che loro stesse avevano commissionato, oppure lo sapevano e  allora si aprono giganteschi problemi etici e morali e la chiusura dell’Uegt assume tutt’altro aspetto, ancora più inquietante del dieselgate,

Non a caso è stata un’amministrazione pubblica, il Land della Bassa Sassonia, uno dei grandi azionisti di Volkswagen,  a chiedere di fare subito piena chiarezza sui test su scimmie ed esseri umani, definiti  dal presidente socialdemocratico della Bassa Sassonia Stephan Weil  «Assurdi e nauseanti. E questo vale ovviamente a maggiore ragione se i test sono stati fatti su persone. Va chiarito anche lo scopo: se i test non fossero stati promossi per tutelare i lavoratori in fabbrica, ma a scopi di marketing e per le vendite, non trovo nessuna giustificazione accettabile per procedure del genere».

Fonte: www.greenreport.it 

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