Perché i giovani si ammalano di tumore sempre più spesso
I dati mostrano un forte aumento dei giovani ai cui viene diagnosticato un cancro, in particolare nei Paesi ad alto reddito, tra cui Stati Uniti ed Europa occidentale. Secondo gli esperti, la causa è da ricercare in una serie di fattori, come le abitudini alimentari sbagliate (diete ricche di carne rossa e povere di frutta), il consumo di alcolici e il fumo.
I casi di tumore nei giovani continuano ad aumentare in tutto il mondo, con i tassi più elevati nei Paesi ad alto reddito, tra cui gli Stati Uniti e l’Europa occidentale. Lo mostrano i dati di più studi, confermati indirettamente dalle tante diagnosi di cui veniamo a conoscenza e che, sempre più spesso, interessano persone sotto i 50 anni. Una su tutte, la recente vicenda di Kate Middleton, che a 42 anni ha scoperto di avere il cancro dopo un intervento chirurgico all’addome: l’annuncio della Principessa del Galles ha infatti riportato l’attenzione su questa tendenza, sollevando dubbi e interrogativi sul perché i giovani si ammalino sempre più spesso di tumore.
Secondo gli esperti, il motivo è da ricercare in una serie di fattori, sebbene alcuni indizi sulle cause arrivino dai tipi di tumore più frequentemente diagnosticati. I casi di cancro al colon-retto, in particolare, sono tra quelli per cui si è osservato un aumento più significativo, portando molti ricercatori a ritenere che i cambiamenti nelle abitudini alimentari (diete ricche di carne rossa e povere di frutta, oppure ricche di sodio e povere di latte, etc.) e l’obesità infantile siano almeno parte del problema. Ma anche altri tipi di tumore, come il cancro al seno e il carcinoma del polmone, sono in aumento, suggerendo che tra i colpevoli ci siano anche un maggiore consumo di alcolici, il fumo e l’esposizione a più alti livelli di inquinamento.
Perché il cancro colpisce sempre più i giovani
L’aumento dei casi di tumore nei giovani è un’evidenza sempre più solida, che si osserva da circa tre decenni: il perché di questo costante incremento non ha ancora una spiegazione definitiva, ma sembra riflettere una combinazione di più fattori, ambientali ed individuali. “Quelli che più contribuiscono, come l’aumento dei tassi di obesità e lo screening precoce, non tengono pienamente conto dell’aumento – evidenzia un recente articolo pubblicato su Nature – . Diversi studiosi stanno cercando risposte nel microbioma intestinale o nel genoma dei tumori stessi, ma molti altri pensano che le risposte siano ancora sepolte negli studi che hanno monitorato la vita e la salute dei bambini nati mezzo secolo fa”.
Ciò significa che se l’aumento dei casi di cancro nei giovani fosse dovuto a un’unica causa, questa sarebbe chiaramente emersa dagli studi, ma l’eterogeneità dei tumori unita a fattori come il miglioramento delle tecniche di screening e determinanti ambientali, come l’inquinamento di aria, acqua e terra, insieme ai cambiamenti nell’alimentazione e negli stili di vita iniziati a metà del secolo scorso contribuiscono al problema.
I dati, d’altro canto, mostrano un netto aumento dei casi di cancro a esordio precoce – i tumori diagnosticati nelle persone sotto i 50 anni. Dal 1990 e al 2019, secondo uno dei più ampi e recenti studi oncologici a livello globale pubblicato sulla rivista BMJ Oncology, l’incidenza di tumori a esordio precoce è aumentata del 79%, con tassi più elevati nei Paesi ad alto reddito, tra cui gli Stati Uniti, Australia ed Europa occidentale.
Negli USA, secondo i dati del SEER (Surveillance , Epidemiology, and End Results) i tassi di cancro diagnosticati sotto i 40 anni è cresciuto del 35% dal 1975 al 2019, mentre nel Regno Unito i dati del Cancer Research UK mostrano un aumento del 22% negli under 50 dall’inizio degli Anni 90. In Italia, secondo l’ultimo rapporto “I numeri del cancro in Italia” dell’Associazione italiana di oncologia medica (AIOM), i casi di cancro sono stati 395mila nel 2023 – 208mila negli uomini e 187mila nelle donne – in tutte le fasce di età, 18.000 in più rispetto al 2020, con un incremento nei pazienti più giovani.
Quali sono i tumori che colpiscono i giovani
A livello globale, l’analisi sull’incidenza di tumori nelle persone sotto i 50 anni mostrano che il cancro al seno è il tipo di tumore più frequentemente diagnosticato, anche se i tassi del cancro nasofaringeo e della prostata registrano una tendenza all’aumento più rapida tra il 1990 e il 2019. Sempre nel 2019, oltre al carcinoma mammario, il cancro al polmone, il cancro del colon-retto e cancro allo stomaco, sono stati quelli con il carico di malattia più elevato, sebbene la loro incidenza vari ampiamente tra le diverse regioni.
“Queste variazioni – hanno precisato gli autori dell’analisi – possono essere ascritte all’ambiente locale, allo stile di vita e al livello di cure mediche disponibili. Ad esempio, in Nord America, nell’Australasia e nell’Europa occidentale con un alto grado di sviluppo, gli ASIR nel 2019 erano superiori a 125 per 100.000, mentre i più bassi erano nell’Africa sub-sahariana occidentale e nell’Africa sub-sahariana centrale (<50 per 100k), che erano simili all’ASIR del cancro di tutte le età”.
Riguardo l’Italia, dove i numeri del cancro non esplicitano l’incidenza nei giovani, le diagnosi più frequenti riguardano il cancro al seno (55.900 casi in tutte le fasce di età), seguito dal cancro al colon-retto (50.500), cancro al polmone (44.000), alla prostata (41.100) e alla vescica (29.700), con una tendenza destinata ad aumentare nei prossimi due decenni, in media dell’1,3% ogni anno negli uomini e dello 0,6% nelle donne.
A cura di Valeria Aiello
Fonte: www.fanpage.it