Arrivano le lenti a contatto che sparano laser
Un team di ricercatori scozzesi ha messo a punto una lente a contatto capace di emettere laser dagli occhi. Un passo in avanti per una migliore sicurezza
La capacità di Superman di sparare raggi laser dagli occhi, potrebbe diventare presto realtà. Infatti, sono state appena messe a punto dal team di ricercatori scozzesi della University of St. Andrews delle speciali lenti a contatto, ultrasottili e flessibili, in grado di emettere fasci laser. Come raccontano i ricercatori sulle pagine di Nature Communications, questa nuova tecnologia, applicabile a diversi oggetti, come appunto l’occhio umano o le banconote, potrebbe in futuro fornire una nuova forma di verifica della sicurezza: la modifica delle proprietà di questi dispositivi, infatti, consente di creare un codice di sicurezza unico.
Questi dispositivi hanno uno spessore di circa 200 nanometri e sono flessibili, il che significa che possono essere facilmente incorporate nelle plastiche morbide utilizzate per le lenti a contatto. Si tratta, sostanzialmente, di reticoli stampati su sottili membrane polimeriche coltivate su substrati di vetro; una volta rimosso il substrato, le membranepossono essere applicate su altre superfici (tra cui, per l’appunto, quelle di cui sono composte le lenti a contatto) e, se illuminate da un laser esterno, emettono una propria luce laser, di lunghezza d’onda compresa tra 420 e 700 nm e di bassissima potenza, dell’ordine di un nanowatt.
Per testarlo, il team di ricerca ha integrato questa membrana flessibile in una lente a contatto, applicata sul bulbo oculare di una mucca, molto simile, strutturalmente, all’occhio umano. La membrana ha così prodotto un raggio laser. “Abbiamo dimostrato la creazione e il funzionamento di laser ultrasottili con estrema flessibilità e leggerezza”, hanno scritto nello studio i ricercatori. “Queste proprietà fisiche, combinate con la bassa potenza del laser e la capacità di generare spettri unici, consentono l’applicazione di laser come un’etichetta di sicurezza che può essere applicata a un’ampia gamma di substrati come appunto le lenti a contatto. L‘intensità del raggio laser e la quantità di energia richiesta è così bassa che potremo posizionarlo negli occhi senza danneggiarli”.
Inoltre, precisano i ricercatori, molti di questi laser con lunghezze d’onda leggermente differenti potrebbero essere integrati sulle banconote, fornendo una sorta di codice a barre contro la contraffazione. “Sarebbe molto difficile per qualcun altro realizzare un laser che abbia esattamente la stessa lunghezza d’onda”, spiega l’autore Malte Gather.
Fonte: www.wired.it
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