Portare un animale all’estero non è più un’operazione complessa

Oggi portare un animale all’estero non è un’operazione complessa: le nuove normative dell’Unione Europea dal 2013 hanno nettamente snellito le procedure per viaggiare nella zona Euro in compagnia del proprio pet. Nel dettaglio, queste nuove leggi hanno sancito ufficialmente ciò che occorre per far muovere un animale in Europa: intanto il passaporto europeo per gli animali. Un passaporto che prevede il superamento di una visita medica del pet e le necessarie vaccinazioni. Anche per il viaggio dei cuccioli è stata determinata una procedura per garantirne l’immunità da patologie come la rabbia. Le regole decisamente più chiare hanno coinvolto anche il numero massimo di animali da portare in viaggio: cinque, a meno che non si tratti di gruppi per le mostre o le competizioni canine.
Consigli pratici per portare un animale all’estero
Quali sono le procedure per la richiesta del passaporto europeo per gli animali? Innanzitutto il pet deve possedere il chip, dunque essere iscritto presso il registro dell’anagrafe canina e dopo va fatta richiesta alla ASL. Se si considera anche la programmazione delle visite e dei vaccini, l’iter è abbastanza lungo: il consiglio è di programmarlo con largo anticipo, almeno 6 mesi prima del viaggio. Nel caso si viaggi in territorio extra-UE, il passaporto non basta: ogni paese ha infatti i propri regolamenti per quanto concerne l’accesso degli animali alle frontiere. Altri consigli utili? Effettuare anche dei vaccini non obbligatori, soprattutto se si visitano certi paesi: da non dimenticare nemmeno le profilassi anti-parassitarie. Per ottenere qualsiasi informazione, basta contattare le ambasciate in Italia e richiedere tutte le regole per il viaggio con gli animali in quel paese specifico. Infine, è sempre meglio evitare di viaggiare con un pet che non sta bene.
Burocrazia e trasportini: farsi aiutare dai professionisti
Esistono tutta una serie di pratiche burocratiche da affrontare, ma anche delle regole ferree sulle tipologie di trasportini da utilizzare. Sono fasi che richiedono molto studio, ma che possono essere superate appoggiandosi ai professionisti del settore. Portali come blisspets.eu sono non a caso specializzati nel trasporto di animali domestici all’estero: i servizi offerti da queste agenzie comprendono l’espletamento degli obblighi burocratici, ma anche la fornitura dei trasportini a norma IATA. Il tutto include lo svolgimento delle pratiche doganali e persino l’accoglienza. Il viaggio, poi, è specificatamente organizzato per il benessere del pet.
Volare con un pet: le regole delle compagnie aeree
Volare con un animale domestico è ovviamente possibile, ma non tutte le compagnie aeree hanno le medesime regole. E non tutte lo consentono. Ad esempio, la Ryanair di norma non autorizza l’accesso degli animali, mentre altre sì. Quali sono le compagnie che autorizzano il viaggio con gli animali? Ad esempio la Vueling, che lo consente in cabina ma non in stiva: le regole, poi, escludono a priori la presenza dei trasportini rigidi, considerati pericolosi. Un’altra compagnia aerea che consente il viaggio agli animali è la Meridiana: tutto però dipende dagli aeromobili, ed esistono norme per le dimensioni del trasportino.
Di L.P.
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