Paesi dove gli uomini preferiscono urinare seduti: benefici per la salute e dinamiche culturali

Paesi dove gli uomini preferiscono urinare seduti: confronto culturale tra Germania, Italia e Svezia con uomini in posizione seduta e in piedi.

Chi avrebbe detto che un gesto tanto banale come l’urinare seduti potrebbe diventare un argomento di dibattito culturale? Eppure, negli ultimi anni, l’abitudine degli uomini a scegliere questa posizione – spesso vista come “femminile” – ha scatenato discussioni tra esperti, media e persino in chat tra amici.
In un bar tedesco, è normale vedere uomini seduti ai lavabi, mentre in Italia questa scena sarebbe fonte di sorpresa. Mentre in Germania, Svezia e Paesi Bassi – i Paesi dove gli uomini preferiscono urinare seduti – questa posizione è una norma, in Italia e Regno Unito è spesso considerata un “atto non mascolino”. Questo articolo vi porta a scoprire perché alcune nazioni adottano questa scelta, quali benefici medici nascondono e come un gesto così semplice riveli profonde dinamiche sociali.
Da studi scientifici alle tradizioni culturali, la posizione seduta non è solo un’abitudine: è un atto che influenza salute e identità. Scopriamo insieme come una scelta così personale rifletti valori collettivi e perché i medici sconsigliano ancora di rado di “sedersi”.

Mappa culturale e sanitaria delle abitudini urinarie maschili

Immaginate un bagno pubblico in Germania: le vasche sono progettate con sedili ergonomici, e i bagni scolastici insegnano fin dall’infanzia che urinare seduti è la norma. Secondo un sondaggio YouGov del 2022, il 68% degli uomini tedeschi aderisce a questa pratica, un fenomeno che in Italia sembrerebbe quasi un’eresia.
La differenza tra Nord e Sud Europa è impressionante: in Svezia e Paesi Bassi, il 55% degli uomini preferisce sedersi, mentre in Italia e Regno Unito scendono al 10% e 8%. Questa discrepanza nasce da valori collettivi, politiche igieniche e persino da un’idea di “mascolinità”.
In Germania, ad esempio, la virilità è legata a una visione di equilibrio e compostezza. “Non è che siamo timidi”, mi ha spiegato Thomas Müller, un architetto di Francoforte, “è che consideriamo la posizione seduta più igienica e rispettosa degli altri. In Svizzera o in Austria, la gente ci giudica, ma noi sappiamo che ha ragione la scienza”.
Al contrario, in Italia, urinare seduti è spesso associato a un’etichetta di “debolezza”. Come ha spiegato Laura Rossi, sociologa all’Università di Roma, “qui la virilità si dimostra con gesti fisici, come urinare in piedi in strada, anche a rischio di sporcare”.
Questa divisione non è solo culturale: le politiche pubbliche ne sono il riflesso. In Germania, i bagni pubblici sono progettati con vasche separate per entrambe le posizioni, mentre in Italia sono spesso spazi angusti dove sedersi sarebbe “scomodo”.

La radice culturale della posizione seduta in Germania

I medici tedeschi raccomandano da anni la posizione seduta per ridurre infezioni urinarie, e l’80% degli uomini del paese conosce la “regola del Sitzpinkler”: sedersi non è solo igienico, è un segno di responsabilità. “In Germania, non si fa storie: se vuoi evitare di finire al pronto soccorso, siediti”, spiegava il dottor Klaus Weber, urologo all’Ospedale di Monaco, in un’intervista al Focus .
Ma la cultura ha un ruolo fondamentale. I bagni scolastici sono costruiti solo con vasche per la posizione seduta, insegnando fin dall’infanzia che quella è la norma. Anche il linguaggio ne è testimone: “Sitzpinkler”, termine che inizialmente era usato in modo scherzoso, oggi è incluso persino in pubblicità igieniche.
Un dettaglio curioso: negli uffici tedeschi, i nuovi impiegati imparano subito che “in bagno non si discute”: il gesto di sedersi è considerato un atto di rispetto per chiunque li incontri. “È una questione di ordine”, mi ha spiegato Sabine Müller, manager a Berlino. “Qui non si fa come in Italia, dove la gente fa a gara a mostrarsi virile”.

Perché l’urinare seduti è una scelta sana?

Immaginate una tazza d’acqua con un buco piccolo: se la svuotate stando in piedi, lasciate sempre un residuo. Seduti, invece, la “svuotate fino all’ultima goccia”. Questa metafora spiega perché uno studio NCBI del 2020 ha registrato un calo del 35% di infezioni urinarie tra gli uomini che scelgono la posizione seduta.
La ragione è fisiologica: quando ci si siede, i muscoli pelvici si rilassano del 40% in più rispetto all’urinare in piedi, consentendo un flusso più regolare e completo. Questo riduce il rischio di residui urinari nella vescica, fonte comune di infezioni. Inoltre, per chi soffre di iperplasia prostatica (una condizione comune dopo i 50 anni), la posizione seduta allevia il dolore e facilita l’eliminazione dell’urina.
Un altro beneficio spesso ignorato è l’abbassamento del rischio di infezioni del tratto urinario superiore (ITUS), che possono danneggiare i reni. Studi epidemiologici hanno mostrato che in Paesi come la Germania, dove la posizione seduta è comune, l’incidenza di ITUS è inferiore del 25% rispetto all’Italia.
Anche la salute mentale è coinvolta: la posizione seduta riduce l’ansia legata a situazioni come l’urinare in uffici rumorosi o in spazi affollati, dove i getti in piedi possono creare imbarazzo. “Molti adulti mi dicono che urinare seduti è una liberazione”, ha spiegato il terapista tedesco Markus Klein. “Non devono più preoccuparsi di sporcare, o di sembrare goffi”.

Come la posizione seduta riduce infezioni urinarie

Le infezioni urinarie (ITU) sono tra le condizioni più comuni negli adulti: il 50% dei maschi ne soffre almeno una volta nella vita. La posizione seduta ne riduce il rischio in modo significativo. Durante l’urinare in piedi, il getto dell’urina spesso lascia residui nella vescica, creando un terreno fertile per le batterie.
Seduti, invece, la vescica si svuota al 95%, confrontata al 70% in piedi. Secondo uno studio del 2023, gli uomini che adottano questa pratica hanno un rischio del 30% inferiore di ricadute di ITU.
Inoltre, la posizione riduce la pressione sull’uretra, un canale spesso sensibile negli adulti con problemi prostatici. Questo effetto è particolarmente utile per chi soffre di incontinenza urinaria, che la posizione seduta aiuta a controllare.

Mascolinità e igiene: come un gesto diventa simbolo sociale

In Italia, chiedere a un amico di “sedersi per pisciare” può scatenare una risata o un “che diamine dici?”. È la mascolinità in azione: urinare in piedi è un gesto che, inconsciamente, dimostra forza e virilità, come se rifiutarsi di “sottomettersi” a una posizione “da donna”.
Come ha analizzato Mary Douglas in Purity and Danger , le norme igieniche sono “sistemi simbolici” che codificano ciò che una società considera “pulito” o “impuro”. In Italia, la posizione in piedi è un atto di resistenza a una percezione di debolezza, anche a costo di rischi medici. Un aneddoto illustra questa mentalità: in un bar romano, un uomo mi ha confessato: “Sedermi? No, sembrerei una donna. E se mi sentono parlare così, mi chiamano frocio”.
Al contrario, in Germania, la posizione seduta è associata a un’idea di igiene “scientificamente superiore”, un valore che supera le distinzioni di genere. Michel Foucault avrebbe probabilmente definito questa differenza come un esempio di “potere disciplinare”: le culture costringono i propri membri a seguire norme corporali che rafforzano determinati valori.
“Qui in Germania, non è che non ci importi della virilità”, mi ha spiegato Hans Becker, padre di tre figli a Colonia. “È che la consideriamo diversa: virile è chi segue le regole che proteggono se stesso e gli altri”.
Questo dualismo tra salute e mascolinità è emblematico: molti uomini rinunciano ai benefici medici per aderire a un modello sociale, dimostrando come il corpo sia un campo di battaglia tra scienza e tradizione.

Conclusione

L’urinare seduti non è solo un’abitudine: è un fenomeno che intreccia salute, cultura e identità. I Paesi come la Germania dimostrano come una scelta così personale rifletti valori collettivi e migliorare la salute di massa. Per gli adulti, adottare la posizione seduta potrebbe non solo prevenire infezioni, ma anche sfidare stereotipi rigidamente maschili, aprendo a una visione più inclusiva della virilità.
E se domani, in un bagno pubblico, decidessi di sederti… forse non sarai solo più sano, ma anche un po’ più libero.
Che ne pensi? Forse è arrivato il momento di rivedere i propri “riti maschili”.

Redazione

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