Scoperto Kepler-10c : il primo pianeta acquatico e ghiacciato fuori dal sistema solare

Kepler-10c, il primo pianeta acquatico e ghiacciato confermato da INAF: rappresentazione artistica di un esopianeta dominato da ghiaccio e oceani nascosti.

Kepler-10c , il primo pianeta acquatico e ghiacciato mai scoperto, si trova a 560 anni luce da noi. Un team dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF ) ha confermato l’esistenza di questo water world , un mondo dominato da acqua allo stato solido o liquido. Finora relegati alle teorie, i pianeti acquatici e ghiacciati ora hanno una prova concreta. Questa scoperta stravolge i modelli di formazione planetaria e apre nuove prospettive per la ricerca di vita extraterrestre.

Caratteristiche di Kepler-10c: il pianeta acquatico e ghiacciato che sfida le teorie esistenti

Kepler-10c è un esopianeta unico nel suo genere , con un raggio 2,35 volte la Terra e una massa 11 volte superiore. La sua densità è significativamente inferiore a un corpo roccioso come Kepler-10b, suggerendo una composizione dominata da acqua allo stato solido o liquido . Secondo gli studi, il 90% del volume di Kepler-10c potrebbe essere ghiaccio ad alta pressione con tracce di oceani nascosti.

La chiave per svelare il mistero di Kepler-10c è stato lo spettrografo Harps-N del Telescopio Nazionale Galileo (TNG ). Questo strumento ha misurato la massa del pianeta acquatico e ghiacciato , chiudendo un dibattito decennale. Orbita attorno a Kepler-10 , una stella antica con 10,8 miliardi di anni e una metallicità bassa, che spiega la scarsa presenza di roccia nel sistema.

La struttura di Kepler-10c potrebbe assomigliare a un millefoglie : nucleo roccioso, mantello di ghiaccio stratificato e oceano nascosto. Un po’ come Europa , dove si cerca la vita. Secondo alcune ipotesi, Kepler-10c si è formato lontano dalla sua stella, accumulando ghiaccio prima di migrare.

Come è stato studiato Kepler-10c, il pianeta acquatico e ghiacciato?

Per analizzare Kepler-10c , i ricercatori hanno combinato dati fotometrici della missione Kepler con osservazioni radiali di Harps-N . Questo mix ha rivelato la massa del pianeta acquatico e ghiacciato , ma non tutti i segreti sono emersi.

Uno degli aspetti più intriganti è la presenza di un “pianeta fantasma” nel sistema, dedotto da anomalie nell’orbita di Kepler-10c . Per studiarlo, serviranno tecnologie avanzate: il James Webb Telescope (JWST) potrebbe utilizzare l’ottica adattiva per rilevare corpi invisibili con metodi tradizionali.

Implicazioni scientifiche di Kepler-10c: il water world che cambia le regole

La scoperta di Kepler-10c , il primo pianeta acquatico e ghiacciato confermato, non è solo un risultato tecnico, ma una finestra su nuovi scenari astrobiologici. Immaginate ambienti simili ai ghiacci dell’Antartide, dove batteri come Psychrobacter sopravvivono a temperature sottozero. Kepler-10c potrebbe nascondere forme di vita analoghe, protette sotto strati di ghiaccio spesso chilometri.

A guidare il prossimo passo sarà il James Webb Telescope (JWST) , che analizzerà l’atmosfera di Kepler-10c con una sensibilità senza precedenti. Tra i bersagli: vapore acqueo , anidride carbonica o metano , che potrebbero rivelare cicli idrologici alieni o segnali biologici.

Ma non è finita qui: Kepler-10c è uno dei 15 water world individuati attorno a stelle simili al Sole. Se confermati, questi pianeti potrebbero riscrivere le regole sulla distribuzione dell’acqua nell’universo.

Il Ruolo del James Webb Telescope nello studio di Kepler-10c

Il James Webb Telescope (JWST) è già operativo e pronto a entrare in azione. Con la spettroscopia, analizzerà la luce filtrata attraverso l’atmosfera di Kepler-10c durante i transiti, cercando indizi chimici. Ma non si fermerà qui: il JWST confrontarà Kepler-10c con altri water world come K2-18b , dove è stato rilevato vapore acqueo.

Questo confronto aiuterà a capire se i pianeti acquatici e ghiacciati seguono modelli comuni o se Kepler-10c è un caso unico. Progetti futuri come il Nancy Grace Roman Space Telescope e PLATO punteranno a espandere la ricerca, utilizzando tecniche innovative come il microlensing gravitazionale. L’obiettivo? Trovare nuovi pianeti come Kepler-10c e capire se l’acqua è davvero una costante nell’universo.

Conclusione

Kepler-10c , il primo pianeta acquatico e ghiacciato confermato, rappresenta una svolta epocale nella ricerca di esopianeti. Lontano anni luce ma vicino alle nostre domande esistenziali, con il supporto del James Webb Telescope potremmo scoprire se mondi come questo nascondono segreti profondi. E chissà, magari anche la risposta a quella domanda che ci portiamo dietro da secoli: siamo davvero soli?

Lo studi  è stato pubblicato sulla rivista Astronomy & Astrophysics.

 

Redazione

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