«Gli UFO? Nessuna prova che siano alieni né che non lo siano…»

L’unica certezza: non sono americani. Tutto il resto, non si sa…. Sarebbe questa la conclusione- che non conclude niente- alla quale sono giunti gli esperti dell’Intelligence di Washington nel loro rapporto sugli UAP– i fenomeni aerei non identificati- che dovrà essere consegnato al Congresso entro il 25 giugno. 

Secondo le indiscrezioni pubblicate dal New York Times, gli analisti dei Servizi Segreti non hanno trovato prove che gli assurdi velivoli spesso avvistati (e ripresi) dai piloti militari statunitensi siano astronavi aliene, eppure non possono nemmeno escluderlo alla luce delle loro performance che restano non spiegabili. Fondamentalmente, la risposta è che non c’è risposta.

IL VELIVOLO PIRAMIDALE RIPRESO NEL LUGLIO 2019
IL VELIVOLO PIRAMIDALE RIPRESO NEL LUGLIO 2019

I due reporter del quotidiano-  Julian E. Barnes, specializzato in sicurezza nazionale e Intelligence, ed Helene Cooper, corrispondente dal Pentagono- hanno ottenuto queste anticipazioni raccogliendo le confidenze di funzionari governativi al corrente del contenuto del documento. Il report avrebbe determinato che la maggior parte degli oltre 120 episodi avvenuti negli ultimi 20 anni non è stata generata da strumentazioni riconducibili a tecnologia militare americana– quindi, sarebbe esclusa la possibilità che i testimoni oculari abbiano visto velivoli segreti provenienti da laboratori USA. Ma questo- riconoscono le fonti dei due giornalisti- è l’unico punto fermo dell’indagine. Anzi, le grandi anomalie mostrate dai fenomeni osservati dai piloti non permetterebbero di escludere la possibilità che si tratti di mezzi non terrestri. E scusate se è poco.

UN FOTOGRAMMA TRATTO DAL FILMATO GIMBAL
UN FOTOGRAMMA TRATTO DAL FILMATO GIMBAL

Insomma, il mistero resta aperto. Gli analisti avrebbero ammesso che risulta pressochè impossibile spiegare alcune caratteristiche di molti di questi velivoli, come la loro straordinaria accelerazione, la capacità di cambiare direzione repentinamente e l’abilità di muoversi sia nell’atmosfera che nell’acqua. Traiettorie e performance che di recente anche l’ex Presidente Obama, ospite del Late Show di James Corden sulla CBS, ha definito meritevoli di approfondimento.«Quello che è vero, e ora non sto scherzando, è che ci sono filmati e registrazioni di oggetti nei cieli che non sappiamo esattamente cosa siano», ha detto. Da notare che al più tranquillizzante termine “fenomeno”, che vuol dire tutto e niente, Barack Obama ha preferito la parola assai più concreta “oggetto”. UFO e non UAP.

ANCHE PER L'EX Presidente Obama CI SONO OGGETTI SCONOSCIUTI NEI NOSTRI CIELI
ANCHE PER L’EX PRESIDENTE OBAMA CI SONO OGGETTI SCONOSCIUTI NEI NOSTRI CIELI

Stando sempre alle indiscrezioni che trapelano da ambienti dell’Intelligence, alcuni incidenti potrebbero aver coinvolto velivoli sperimentali costruiti da Nazioni avversarie, come Russia o Cina, esempi di una tecnologia ipersonica che gli Stati Uniti non detengono e che preoccupa- così almeno avrebbe rivelato uno dei funzionari esperti mantenendo l’anonimato. In particolare, si pensa agli sforzi condotti da Mosca per aggirare il sistema di difesa missilistica americana. Anche Pechino sta investendo nell’arsenale ipersonico, ma se davvero gli oggetti incrociati dai piloti della Navy fossero  cinesi o russi, allora vorrebbe dire che le due super potenze hanno scavalcato, e di molto, le capacità militari degli Stati Uniti.

I racconti dei testimoni oculari rendono tuttavia improbabile attribuire a questo o quel laboratorio straniero quel tipo di tecnologia. Come ha riferito l’ex tenente Ryan Greves, tra il 2014 e il 2015, davanti alla costa atlantica quegli strani velivoli apparivano praticamente tutti i giorni e non avevano ali, mezzi di propulsione, fumi di scarico eppure raggiungevano velocità estreme ed estreme accelerazioni fino a 30mila piedi di quota. «Queste cose se ne stavano là fuori tutto il giorno», ha detto «e 12 ore a quelle velocità sono 11 ore più di quelle che ci saremmo aspettati». Oggetti definiti simili a cubi avvolti da un alone, da una specie di aura, che in almeno un’occasione hanno rischiato di scontrarsi in volo con un Super Hornet.

UN OGGETTO VOLANTE RIPRESO DAI PILOTI DELLA NAVY NEL 2015
UN OGGETTO VOLANTE RIPRESO DAI PILOTI DELLA NAVY NEL 2015

Sempre al 2015 risalgono due filmati- Gimbal e Go Fast- tra i primi ad essere riconosciuti come autentici dal Pentagono insieme a quello datato 2004 che raffigura il cosiddetto “Tic-Tac”. Poi ne sono seguiti altri, risalenti al luglio 2019: il video notturno con i velivoli piramidali ripresi dalla USS Russell, l’oggetto sferico transmediale che sparisce in acqua immortalato dalla USS Omaha e poi la registrazione radar con una serie di target sconosciuti in movimento attorno alla medesima nave da guerra. Tutte evidenze che sono confluite nel rapporto presto all’esame del Senato: come dicevamo, oltre 120 casi prima raccolti e studiati all’interno del progetto a lungo rimasto segreto denominato AATIP e poi confluiti nella UAPTF, la Task Force sugli UAP sotto la gestione dell’Ufficio della Naval Intelligence.

IL VELIVOLO TRANSMEDIALE NON IDENTIFICATO FILMATO DALLA NAVE DA GUERRA OMAHA

Tuttavia, come è noto, il documento finale potrà contenere anche un allegato classificato il cui contenuto non sarà reso pubblico. Forse le ipotesi più coraggiose e meno ortodosse confluiranno lì dentro? Le fonti anonime dei due reporter del New York Times sostengono che nemmeno in quella parte riservata verrà ammessa apertamente l’origine extraterrestre del fenomeno UFO ma riconoscono che la stessa esistenza di una parte del report sottoposto a segretezza non potrà far altro che alimentare  ulteriormente il sospetto nell’opinione pubblica. Molti continueranno a pensare che il Governo sa che gli Alieni stanno visitando la Terra ma fa di tutto per non dirlo. Anche utilizzando formule ambigue come questa: non ci sono prove a favore della teoria aliena, ma nemmeno prove che la smentiscano. E così ognuno rimarrà legittimamente della propria opinione…

Sabrina Pieragostini

Fonte: www.extremamente.it

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