Un oggetto di 2.000 anni fa sembra riprodurre un aereo ma come è possibile?

Aereo Quimbaya, Tecnologia Avanzata

La civiltà Quimbaya, fiorita tra il 500 a.C. e il 600 d.C., ha lasciato un ricco patrimonio di manufatti principalmente in ceramica e oro. Tra questi, alcuni oggetti d’oro risalenti a quasi 2000 anni fa sembrerebbero riprodurre un aero  o macchine volanti in miniatura. Questo ha portato molti a chiedersi: come si spiega l’esistenza di un “modello” di aereo risalente a circa 2000 anni fa? Aveva la civiltà Quimbaya conoscenze di tecnologia avanzata?

La Civiltà Quimbaya e i suoi Manufatti

La civiltà Quimbaya, che fiorì tra il 300 e il 1550 d.C., è nota per la sua straordinaria maestria nell’arte della fusione dell’oro. I reperti Quimbaya, rinvenuti principalmente nella valle del fiume Cauca e nella regione meridionale di Antioquia, in Colombia, offrono uno sguardo affascinante sulla vita e sulle tradizioni di questa antica civiltà.

Tra i reperti più notevoli si trovano i poporos, contenitori utilizzati molto probabilmente per conservare le foglie di coca in polvere durante le cerimonie religiose. Questi oggetti erano realizzati in oro e decorati con figure umane e animali, dimostrando l’abilità degli artigiani Quimbaya nel lavorare questo prezioso metallo.

Oltre ai poporos, la civiltà Quimbaya è famosa per le sue statuette d’oro, note come “tunjos”. Queste figure, spesso raffiguranti guerrieri o divinità, erano offerte agli dei in occasione di cerimonie religiose. Alcune di queste statuette mostrano figure umane in posizioni complesse, suggerendo che la civiltà Quimbaya avesse una comprensione avanzata dell’anatomia umana.

La civiltà Quimbaya è anche conosciuta per le sue ceramiche finemente lavorate, che spesso raffigurano figure umane e animali. Questi manufatti, insieme ai loro oggetti d’oro, offrono un quadro dettagliato della vita quotidiana, delle credenze religiose e delle abilità artistiche di questa affascinante civiltà precolombiana.

Pareidolia: Una Spiegazione Possibile per  l’aereo di Quimbaya ?

Il fascino dei tesori Quimbaya è stato offuscato da controversie e misteri. Alcuni reperti sono stati erroneamente interpretati come antichi modelli di aeroplani, alimentando addirittura speculazioni sulla presenza di visitatori provenienti da altri pianeti. Queste interpretazioni sono spesso associate al fenomeno della pareidolia.

La pareidolia è un fenomeno psicologico che porta le persone a individuare modelli “noti”, come volti o forme riconoscibili, in oggetti in realtà casuali o in forme astratte. Questo fenomeno può essere innescato da stimoli visivi o uditivi e può portare a interpretazioni errate di oggetti o suoni naturali.

Nel caso dei reperti Quimbaya, la pareidolia può spiegare perché alcune persone vedono somiglianze con moderni aeroplani o altri oggetti tecnologici. Queste interpretazioni, tuttavia, non sono supportate da prove archeologiche o storiche e sono generalmente respinte dalla comunità scientifica.

È importante notare che la pareidolia non è un difetto o un disturbo, ma piuttosto una normale funzione del cervello umano che aiuta a dare senso al mondo che ci circonda. Tuttavia, può portare a interpretazioni errate quando viene applicata a contesti inappropriati, come l’interpretazione di antichi manufatti.

Sfide e Complicazioni

Le analisi scientifiche condotte su questi manufatti che sembrano un aereo , incluse quelle di laboratorio e radiocarboniche, hanno contribuito a stabilire le date precise e a ricostruire contesti geografici, fornendo una migliore comprensione delle pratiche culturali, sociali e religiose delle popolazioni Quimbaya. Tuttavia, la conservazione e l’interpretazione di questi reperti rimangono sfide aperte, specialmente considerando l’ampio commercio di manufatti e la produzione di falsi che ha reso complicata l’attività di studio e di conoscenza su questa antica civiltà.

In conclusione, il mistero dell’“aereo” Quimbaya rimane aperto, un enigma affascinante che continua a stimolare la curiosità e l’immaginazione di storici e appassionati di archeologia.

Redazione

Foto: De Santandergrl – Trabajo propio, CC BY-SA 4.0commons.wikimedia.org

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