Come abbiamo dimostrato la rotazione terrestre: l’effetto del pendolo di Foucault e la forza di Coriolis

Ogni 8 gennaio, celebriamo la giornata della rotazione terrestre, un omaggio alla storica dimostrazione del pendolo di Foucault nel 1851. Questo articolo esplora il design, il funzionamento e l’importanza del pendolo di Foucault, un semplice ma potente strumento che ha fornito una prova convincente della rotazione della Terra.
Il design del pendolo di Foucault
Il pendolo di Foucault, presentato per la prima volta all’osservatorio di Parigi nel 1851, è un esempio straordinario di ingegneria e design scientifico. Il pendolo stesso è una sfera di piombo pesante 28 chilogrammi, rivestita in ottone per resistere alla corrosione e per dare un aspetto esteticamente gradevole. Questa sfera è sospesa tramite un filo lungo 67 metri, che è fissato al soffitto del Pantheon di Parigi.
La lunghezza del filo è stata scelta con cura per permettere al pendolo di oscillare liberamente e per un tempo sufficientemente lungo da poter osservare il cambiamento nel piano di oscillazione. La sfera di piombo, grazie alla sua massa, mantiene un’oscillazione costante e resistente alle perturbazioni esterne.
Il luogo scelto per la dimostrazione, il Pantheon di Parigi, non è stato scelto a caso. La sua alta cupola fornisce lo spazio necessario per il lungo filo del pendolo e il suo movimento. Inoltre, la posizione centrale del Pantheon nella città di Parigi ha reso la dimostrazione facilmente accessibile al pubblico, permettendo a molti di vedere la prova della rotazione terrestre.
In sintesi, il design del pendolo di Foucault è un connubio di scienza e arte, unendo la precisione scientifica con l’estetica e la funzionalità. Ogni elemento, dalla sfera di piombo al filo, dal luogo alla lunghezza del filo, è stato attentamente pensato e progettato per dimostrare un concetto scientifico fondamentale in modo chiaro e visibile.
Il principio di funzionamento del pendolo di Foucault
L’esperimento di Foucault è un esempio affascinante di come un oggetto apparentemente semplice possa rivelare verità complesse sul nostro mondo. Il principio di funzionamento del pendolo di Foucault si basa sulla rotazione della Terra attorno al proprio asse.
Se la Terra non ruotasse, il pendolo dovrebbe oscillare sempre nello stesso piano. Questo è ciò che ci aspetteremmo intuitivamente da un pendolo: una volta messo in moto, dovrebbe continuare a oscillare avanti e indietro lungo lo stesso percorso. Tuttavia, quello che Foucault ha dimostrato con il suo pendolo è che questo non è ciò che accade in realtà.
A causa della rotazione della Terra, il piano di oscillazione del pendolo cambia nel tempo. Questo fenomeno è dovuto alla forza di Coriolis, una forza apparente che si manifesta in un sistema di riferimento in moto rotatorio, come la Terra. La forza di Coriolis causa una deviazione del movimento di un corpo in movimento rispetto all’osservatore, in questo caso, il pendolo.
Quindi, mentre il pendolo di Foucault sembra oscillare avanti e indietro lungo un percorso che cambia nel tempo, in realtà è il sistema di riferimento dell’osservatore (la Terra) che sta ruotando. Questo è il principio fondamentale del pendolo di Foucault: una dimostrazione diretta e intuitiva della rotazione della Terra.
La forza di Coriolis e il pendolo di Foucault
La forza di Coriolis è una forza apparente che si manifesta quando si osserva il moto di un corpo da un sistema di riferimento in moto rotatorio, come la Terra. Questa forza ha importanti conseguenze sulla Terra, come la formazione degli uragani. Considerando la forza di Coriolis nelle equazioni del moto del pendolo, è possibile dimostrare che il periodo di rotazione del piano di oscillazione del pendolo di Foucault cambia a seconda della latitudine sulla Terra. Ai poli, la rotazione avviene esattamente in un giorno siderale, mentre muovendosi con la latitudine il periodo aumenta. Ad esempio, alla latitudine di Roma, il piano di oscillazione del pendolo impiega circa 35 ore per compiere una rotazione completa.

L’animazione del pendolo di Foucault, situato in questo caso nell’emisfero Australe, evidenzia la direzione di rotazione antioraria. La velocità di rotazione è fortemente esagerata rispetto alla realtà. Inoltre, un pendolo di Foucault reale, rilasciato dal punto di riposo, non passa direttamente per la sua posizione di equilibrio (ovvero il centro della rosa dei venti, il diagramma rappresentato in figura) a differenza di quanto avviene nell’animazione.Di DemonDeLuxe (Dominique Toussaint) – Opera propria, CC BY-SA 3.0, commons.wikimedia.org
Il pendolo di Foucault oggi
Oggi, il pendolo di Foucault non è solo un pezzo di storia scientifica, ma continua a vivere e ad ispirare in tutto il mondo. Repliche del pendolo di Foucault sono esposte in numerosi musei, università e istituti scientifici, non solo in Francia, ma in tutto il mondo, compresa l’Italia. Queste repliche continuano a dimostrare la rotazione della Terra proprio come il pendolo originale ha fatto nel 1851.
Le repliche moderne del pendolo di Foucault hanno incorporato alcune innovazioni tecnologiche per migliorare la loro efficienza e durata. Ad esempio, molte di queste repliche contengono un elettromagnete o un altro dispositivo sul puntale che genera una spinta addizionale. Questo aiuta a mantenere il pendolo in movimento per periodi di tempo più lunghi, permettendo agli osservatori di vedere l’effetto della rotazione della Terra su un periodo di tempo più lungo.
Inoltre, alcune di queste repliche sono state progettate per essere interattive, permettendo ai visitatori di avviare il pendolo e osservare direttamente l’effetto della rotazione della Terra. Questo ha reso il pendolo di Foucault uno strumento ancora più potente per l’educazione scientifica e la divulgazione.
In conclusione, il pendolo di Foucault ha fornito una prova convincente della rotazione della Terra. Questo semplice ma potente strumento continua a essere un simbolo della nostra comprensione del mondo fisico.
Redazione
Foto anteprima: Il pendolo di Foucault installato nel Pantheon di Parigi. Di Arnaud 25 – Opera propria, Pubblico dominio, commons.wikimedia.org
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