Gli elefanti del Kruger National Park hanno calpestato a morte un bracconiere
Un altro ferito e in fuga, il terzo arrestato dai rangers sudafricani. I bracconieri volevano abbattere rinoceronti
Il South African National Parks (SANParks) ha confermato la morte di un sospetto bracconiere nel Kruger National Park (KNP) e l’arresto di un complice avvenuti il 17 aprile e spiega che «Il defunto ei suoi complici stavano fuggendo dai Rangers quando si sono imbattuti in un branco di elefanti in riproduzione».
I Field Rangers erano in pattuglia di routine nell’area di Phabeni quando hanno rilevato le tracce di bracconieri entrati nell’area protetta e le hanno seguite, individuando tre persone che hanno tentato di scappare, ma i Rangers del KNP hanno richiesto rinforzi alle unità Airwing e K9 e, quando si sono resi conto di essere stati individuati, i bracconieri si sono liberati di un’ascia e di una borsa con le loro provviste nel tentativo di sfuggire ai rangers.
Uno dei sospettati è stato arrestato dalle unità Airwing e K9 e ha detto ai ranger che il gruppo di bracconieri si era imbattuto in un branco di elefanti e che non era sicuro se il suo complice fosse riuscito a fuggire. Poco dopo i Rangers hanno scoperto un bracconiere ancora in vita ma che era stato calpestato dagli eleffanti infuriati e che è deceduto poco dopo a causa delle gravi ferite. A quanto pare, anche il terzo bracconiere sarebbe stato ferito a un occhio, ma sarebbe riuscito a fuggire, abbandonando il suo fucile che è stato recuperato e consegnato alla polizia.
L’amministratore delegato del KNP, Gareth Coleman, si è congratulato con i rangers che hanno eseguito l’arresto: «Siamo orgogliosi del lavoro di squadra e della dedizione del nostro Rangers Corp, dei nostri aviatori e dell’unità K9. È un peccato che una vita sia stata inutilmente persa. Solo attraverso la disciplina, il lavoro di squadra e la tenacia saremo in grado di aiutare ad arginare la marea del bracconaggio di rinoceronti nel KNP».
Infatti, molto probabilmente i bracconieri non cercavano gli elefanti, ma i rinoceronti per ucciderli e privarli dei loro corni da vendere ai trafficanti. Per loro sfortuna, cercando di sfuggire ai rangers, si sono imbattuti in un eccitato branco di elefanti in amore che non ha molto gradito la cosa e li ha caricati.
Non è la prima volta che avviene un incidente di questo tipo. 2 anni fa, sempre nel Kruger National Park, un uomo era stato calpestato a morte da un elefante e poi era stato sbranato da un branco di leoni. Nel 2018, un bracconiere che cacciava nella riserva naturale privata di d’Ingwelala, ad ovest del KNP, era stato divorato dai leoni. E in Africa gli scontri armati tra bracconieri, trafficanti di fauna selvatica protetta e rangers sono frequenti, soprattutto nei Parchi della Repubblica democratica del Congo, dove i rangers vengono presi di mira anche dalle bande armate d che infestano l’est del Paese.
La ricerca del terzo sospetto è in corso. Coleman ha invitato i membri delle comunità che vivono vicino al KNP a collaborare e a fornire informazioni: «La campagna contro il bracconaggio è responsabilità di tutti noi; minaccia molti mezzi di sussistenza, distrugge famiglie e prende delle risorse necessarie per combattere la criminalità che potrebbero essere utilizzate per creare posti di lavoro e sviluppo».
Fonte: www.greenreport.it