Le cellule staminali offrono nuove speranze per il diabete di Tipo1

Photo credit: Jeff Filmore via Flickr. CC BY-NC-SA 2.0

Grazie ad una svolta nella ricerca sulle cellule staminali, gli scienziati sono  vicini a raggiungere finalmente un trattamento efficace per il diabete di tipo 1.Utilizzando le cellule staminali embrionali umane, i ricercatori di Harvard hanno messo a punto una tecnica che permette di far produrre alle cellule che producono insulina in quantità sufficienti sia per la scoperta di nuovi farmaci e  per il trapianto in chi soffre di diabete.

Il diabete è una malattia metabolica che si traduce in livelli superiori al normale di zucchero nel sangue per periodi prolungati. Ci sono due tipi principali di diabete: tipo 1 e tipo 2 La prima, che rappresenta circa il 10% dei casi di diabete, è una condizione autoimmune in cui il corpo attacca le cellule beta produttrici di insulina nel pancreas. Poiché l’insulina non viene prodotta, il corpo non è in grado di regolare i livelli di glucosio nel sangue.

Mentre i malati possono mantenere i livelli relativamente normali di glucosio nel sangue con l’iniezioni di insulina al giorno, spesso non è abbastanza precisa per controllare adeguatamente il metabolismo, che può portare a complicazioni gravi come la cecità. I ricercatori  quindi hanno esploranto nuovi modi per affrontare la malattia al fine di superare questi problemi. Dato il vasto potenziale terapeutico delle cellule staminali, gli scienziati si sono chiesti se fosse possibile sostituire le cellule beta nei pazienti diabetici come una nuova forma di terapia.

Anche se gli scienziati già erano riusciti a produrre cellule produttrici di insulina dalle cellule staminali umane, non avevano molte delle caratteristiche funzionali delle cellule beta pancreatiche. Tuttavia, la nuova tecnica introdotta dagli scienziati di Harvard ha permesso al team di produrre centinaia di milioni di cellule beta mature da cellule staminali. Queste sono molto simili alle cellule beta adulte, in quanto rispondono al glucosio a secernere insulina in quantità paragonabili alle cellule normali in funzionamento.

Hanno testato le cellule sia in piatti e nei topi e hanno scoperto che hanno risposto adeguatamente alle sfide con il glucosio. Inoltre i topi diabetici di iperglicemia dopo il trapianto sono migliorati. I riceractori hanno monitorato i topi trapiantati per diversi mesi ormai, e finora le cellule hanno resistito all’attacco immunitario e producono ancora insulina. I ricercatori stanno continuando le prove in entrambi i roditori e primati non umani, ma sperano di muoversi verso la sperimentazione umana nel giro di pochi anni. “Ora siamo solo ad un passo pre-clinica di distanza dal traguardo,” il ricercatore  Doug Melton ha detto in un comunicato stampa.

Dato che il sistema immunitario distrugge le cellule beta nei soggetti con diabete, la squadra ha bisogno di sviluppare un modo per evitare che ciò accada. Anche se ancora questo obbiettivo è lontano, sono attualmente in fase di produzione un dispositivo di impianto che fornisca alle cellule una certa protezione.

Justine Alford

Fonte:http://www.iflscience.com/health-and-medicine/stem-cell-breakthrough-edges-scientists-closer-effective-treatment-type-1

 

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