Rosetta è arrivata. LE PRIME ANALISI RAVVICINATE DELLA COMETA

Dopo 10 anni di viaggio, Rosetta è finalmente giunta al suo obiettivo, la cometa Churyumov-Gerasimenko. Ora, appena 100 Km separano la sonda da un evento storico, mai avvenuto prima: l’atterraggio di un lander sul nucleo di una cometa. Entro settembre la scelta del sito, mentre in ESOC si analizzano i primi dati scientifici di questo incontro ravvicinato.Di Livia Giacomini.

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Immagini riprese dalla NAVCAM della sonda Rosetta

Ieri sono arrivate  in diretta la conferma, al centro ESA-ESOC di Darmstadt: dopo un viaggio lungo dieci anni, Rosetta è diventata la prima sonda ad aver incontrato una cometa, aprendo un nuovo capitolo dell’esplorazione del Sistema Solare.

La cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko e Rosetta si trovano ora insieme, a 405 milioni di chilometri dalla Terra, a circa metà strada tra le orbite di Marte e Giove, in corsa insieme verso il Sistema Solare interno a una velocità di circa 55 000 chilometri all’ora.

Oggi alle ore 11:00 circa, è stata effettuata l’ultima di una serie di manovre iniziate a Maggio per regolare la velocità e la traiettoria della sonda: se una sola di queste manovre fosse fallita, la missione sarebbe andata persa.

La cometa ripresa il 3 agosto 2014 dalla camera OSIRIS. Copyright ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

La cometa ripresa il 3 agosto 2014 dalla camera OSIRIS. Copyright ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

Jean-Jacques Dordain, Direttore Generale ESA, ha dichiarato:  «Dopo 10 anni, 5 mesi e 4 giorni di viaggio, con 5 giri intorno al Sole e 6.4 miliardi di chilometri percorsi, finalmente ci siamo. Rosetta è ora la prima sonda nella storia ad aver incontrato una cometa: le scoperte possono iniziare». Alvaro Giménez, Science and Robotic Exploration Director dell’ESA,  ha affermato: «Il risultato di oggi è il frutto di uno sforzo internazionale di diverse decine di anni. L’idea originale della missione è stata discussa alla fine degli anni 70 e approvata nel 1993».

Per Roberto Battiston, Presidente dell’ Agenzia Spaziale Italiana, «il risultato di oggi è stato come lanciare un grano di sabbia da Darmstad fino a Roma, colpendo un atomo. Una missione impossibile. Ma è stato fatto. E questo è stato possibile grazie allo sforzo dell’Europa e al supporto dell’Italia, che contribuisce significamente alla missione e, in particolare, alla sua parte scientifica. Voglio ricordare il ruolo svolto da Angioletta Coradini, a cui la comunità della planetologia deve molto (Una giornata per Angioletta Coradini – Media INAF)».

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Immagine della cometa 67P/C-G scattata da OSIRIS il 6 agosto. Copyright ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

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