Verso un futuro senza macchie, grazie al segreto delle uova autopulenti?
Scoperte per caso le loro proprietà idro-repellenti
Uno studio sulle uova delle urie, uccelli marini che popolano le coste più settentrionali del nostro emisfero, ha scoperto sui loro gusci strutture speciali che le rendono autopulenti. Le urie e le alche si riuniscono in grandi colonie lungo le coste del nord dell’Europa e dell’America, non hanno nidi, ma depongono uova coniche che rotolano meno in modo da restare al sicuro sui bordi delle vertiginose scogliere sulle quali si riproducono questi alcidi.
Lo studio è iniziato, come spesso accade dopo un incidente che ha fatto scoprire agli scienziati le proprietà idro-repellenti delle uova, e ulteriori analisi hanno rivelato che questa proprietà è dovuta a piccole strutture a forma di cono sui gusci delle uova.
I risultati sono stati presentati alla conferenza della Society for Experimental Biology a Valencia, in Spagna e Steven Portugal, del Royal veterinary college di Londra, che ha condotto la ricerca, ha spiegato a Bbc Nature che «Il progetto è iniziato con un piccolo sversamento in laboratorio. Ho versato accidentalmente acqua distillata su una partita di uova ed ho notato che le uova di urie spiccavano per come le gocce c’acqua hanno reagito sulla loro superficie. Hanno formato goccioline che non scorrevano giù lungo l’uovo»
La formazione di gocce d’acqua sotto forma di sfere perfette è tipica delle superfici idro-repellenti, l’esempio più conosciuto di un materiale naturale che reagisce in questa maniera è la foglia del loto e Portugal sottolinea che «E’ stata copiata in ingegneria, perché è auto-pulente. Queste sfere di acqua cadono quando sono scosse e portano con loro tutto lo sporco».
Per scoprire cosa sia responsabile di questa struttura nelle uova di uria, lo scienziato britannico ha esaminato i gusci d’uovo con un microscopio a scansione laser ad alta sensibilità e spiega: «Abbiamo visto queste strutture, coni su nano-scala. Con il microscopio, la superficie dell’uovo sembrava l’Himalaya».
Quando Portugal è passato ad esaminare le uova di altre specie di uccelli marini che nidificano in habitat simili a quelli delle urie ha scoperto che non avevano queste strutture idro-repellenti ed auto-pulenti. Questo secondo il ricercatore significa che «Le uova di uria hanno evoluto queste superfici specializzate come aiuto nel loro ambiente pericoloso delle scogliere. Le urie sono insolite, in quanto non si preoccupano di fare un nido come tutti, depositano solo le uova sulla scogliera. E si ammassano in queste colonie dense. Così hanno bisogno di avere un meccanismo per far fronte alla salsedine proveniente dal mare e per gestire il fatto che intorno a loro ci sono un sacco di detriti intorno di altri uccelli. Questo è quello che fanno queste strutture».
Questi eccezionali gusci d’uovo auto-pulenti permettono all’embrioni che contengono di respirare. Permettendo all’ossigeno di penetrare ed all’anidride carbonica di uscire, senza nessun impedimento da parte di una possibile patina di salsedine o sporcizia.
Questi microscopici coni idrorepellenti rendono le uova delle urie più ruvide, e Portugal sta cercando di capire se questa caratteristica impedisce loro di precipitare dai piccoli spazi sulla scogliera in cui vengono depositate.
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