YouTuber arrestato dopo aver tentato di contattare una delle tribù più isolate del mondo

YouTuber arrestato dopo aver tentato il contatto con una tribù incontattata: è questa la vicenda che ha trasformato Mykhailo Viktorovych Polyakov, giovane statunitense noto per i suoi video estremi su YouTube, in protagonista di un caso internazionale.
Nel mondo iperconnesso dei social media, dove la ricerca di visibilità supera spesso ogni limite etico, c’è chi è disposto a tutto pur di ottenere visualizzazioni. Lo YouTuber arrestato ha raggiunto l’isola di North Sentinel con l’intenzione di filmare l’incontro con i Sentinelesi, una delle tribù più isolate e vulnerabili del pianeta. Con sé, ha portato una lattina di Coca-Cola e una noce di cocco come “doni”, violando le rigide leggi indiane e mettendo a rischio l’equilibrio di una civiltà millenaria.
Il suo gesto, documentato con l’obiettivo di fare audience, ha sollevato interrogativi profondi su etica, responsabilità e limiti della comunicazione digitale.
La folle impresa documentata per i social
Mykhailo Viktorovych Polyakov, 24 anni, è conosciuto per i suoi contenuti a base di viaggi estremi e sfide spettacolari su YouTube. Stavolta, però, ha superato ogni limite: si è diretto verso North Sentinel, nel Golfo del Bengala, per incontrare i sentinelesi, una tribù incontattata che vive in completo isolamento dal mondo moderno. Il suo “piano” prevedeva di offrire una lattina di Diet Coke e una noce di cocco come doni da immortalare con la sua GoPro.
Una trovata tanto assurda quanto pericolosa: i sentinelesi sono noti per la loro ostilità verso gli estranei e per la totale mancanza di contatti con la civiltà esterna. Nonostante i ripetuti avvertimenti da parte delle autorità, Polyakov ha deciso di rischiare tutto per un pugno di like, ignorando le leggi e mettendo in pericolo sia se stesso che la salute della tribù.
L’arresto immediato e l’intervento delle autorità
Dopo aver soggiornato a Port Blair, capitale dell’arcipelago delle Andamane e Nicobare, Polyakov è salpato verso l’isola di North Sentinel il 29 marzo. Una volta sbarcato, ha depositato sulla spiaggia i suoi “doni” e soffiato un fischietto per attirare l’attenzione della tribù. Il suo arrivo non è passato inosservato: alcuni pescatori locali lo hanno notato e hanno immediatamente avvertito la polizia indiana, che è intervenuta prontamente per arrestarlo.
L’ingresso su quell’isola è strettamente vietato per legge, proprio per proteggere i sentinelesi da ogni forma di contaminazione. Qualsiasi contatto, anche indiretto, potrebbe infatti risultare letale per la tribù, che non possiede difese immunitarie contro le malattie comuni.
Il pericolo biologico per i popoli incontaminati
I sentinelesi sono tra gli ultimi gruppi al mondo a vivere in totale isolamento. Si stima che siano tra le 100 e le 300 persone, e che abbiano vissuto per migliaia di anni senza alcuna interazione con la civiltà esterna. Questo li rende altamente vulnerabili a virus e batteri comuni, ai quali non hanno mai sviluppato difese immunitarie.
Anche un semplice raffreddore potrebbe essere letale per loro. Ed è proprio per questo che il governo indiano ha dichiarato l’isola off-limits, vietando qualsiasi avvicinamento da parte di estranei.
Tra ignoranza, narcisismo e pericolo culturale
Il gesto dello YouTuber è stato definito da molti come un atto di narcisismo digitale, mosso più dal desiderio di visibilità che dalla curiosità culturale. Non solo ha messo a rischio la propria vita, ma ha anche compromesso l’incolumità e l’autonomia di un’intera popolazione indigena.
Contattare popolazioni isolate non è una semplice trasgressione, ma una minaccia alla sopravvivenza culturale e biologica di comunità che hanno scelto, o si sono trovate, a vivere senza il peso della globalizzazione. Il rispetto per la loro autodeterminazione è un principio fondamentale del diritto internazionale e della dignità umana.
Mykhailo Viktorovych Polyakov, Did A Very Very Stupid Thing Here By Going To The Sentinel Island ️ Tribes Land, Without Permission From The Tribe Or The Indian Government To, My Brothers And Sisters. #MykhailoViktorovychPolyakov #crazymalekarens #racistmalekarens #malekarens… pic.twitter.com/SDVNNAt7Le
— Jo (@Jo3van) April 7, 2025
Conclusione
Il tentativo dello YouTuber americano di contattare i sentinelesi non è solo l’ennesima prova di quanto i confini tra visibilità online e irresponsabilità siano diventati labili. È anche un campanello d’allarme: la spettacolarizzazione dei contenuti può mettere in pericolo culture fragili e uniche, che hanno il diritto di esistere senza interferenze.
Proteggere popoli come i sentinelesi non è solo un dovere delle istituzioni, ma un atto di rispetto verso la diversità umana e la sua storia. È il momento di ridefinire i limiti dell’intrattenimento digitale e promuovere una cultura della responsabilità, dove la viralità non giustifichi più la violazione dell’etica.
Redazione
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