Scopri i segreti della neve marina e come l’oceano assorbe il carbonio
Il sistema digestivo dell’oceano svolge un ruolo cruciale nell’assorbimento del carbonio. Ma come funziona esattamente questo processo? Approfondiamo il fenomeno della neve marina e scopriamo come gli oceani riescono a immagazzinare miliardi di tonnellate di carbonio ogni anno.
Il Processo di Digestione del Carbonio
Nel vasto oceano, i detriti organici come escrementi e carcasse di plancton si accumulano, formando quella che viene chiamata neve marina. Questi pezzi di materia organica affondano lentamente verso le profondità oceaniche. Durante il loro viaggio verso il fondo, possono raggrupparsi, separarsi o essere consumati da batteri. Questo processo contribuisce al trasferimento di carbonio dalle acque superficiali agli abissi, dove si deposita come biomassa.
La neve marina non è solo una semplice raccolta di detriti. Ogni particella può contenere una varietà di materiali, inclusi minerali, residui di alghe e altri organismi marini. Mentre affondano, queste particelle trasportano carbonio catturato dagli organismi fotosintetici in superficie. Questo fenomeno è cruciale per la regolazione del ciclo del carbonio globale e per mantenere l’equilibrio degli ecosistemi marini.
Durante la discesa, la neve marina interagisce con una moltitudine di microorganismi che influenzano il tasso di degradazione e di stoccaggio del carbonio. Alcuni batteri specializzati divorano questi pezzi di materia organica, rilasciando nuovamente il carbonio nell’acqua come anidride carbonica. Altri frammenti, invece, riescono a raggiungere i fondali marini e lì rimangono, contribuendo alla formazione di sedimenti ricchi di carbonio.
Gli scienziati studiano questi processi per comprendere meglio come l’oceano contribuisce alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Riuscire a misurare con precisione il tasso di affondamento e il destino finale del carbonio è essenziale per prevedere l’efficacia degli oceani come pozzo di assorbimento del carbonio.
L’Importanza del Tasso di Stoccaggio del Carbonio
Gli oceani assorbono miliardi di tonnellate di carbonio ogni anno, ma non tutto questo carbonio raggiunge i fondali marini. Determinare con precisione la quantità di carbonio immagazzinata è cruciale per capire quanto viene effettivamente trattenuto.
Diversi fattori influenzano il tasso di stoccaggio del carbonio. La velocità di affondamento delle particelle è fondamentale: quelle che affondano rapidamente hanno maggiori probabilità di raggiungere il fondo. Inoltre, le preferenze alimentari dei microbi possono determinare quali particelle di carbonio arrivano ai fondali.
Fattori ambientali come la temperatura dell’acqua e le correnti marine influiscono sul processo. Acque più fredde favoriscono l’affondamento rapido, mentre le correnti possono trasportare lateralmente le particelle di carbonio. Misurare il tasso di stoccaggio del carbonio aiuta a prevedere l’efficacia degli oceani come pozzo di assorbimento del carbonio.
Le Tecnologie Avanzate nello Studio del Fondo Marino
Gli scienziati utilizzano tecnologie avanzate come sensori, sequenziamento del DNA e diagnostica delle immagini per studiare questi processi in dettaglio. L’oceanografa Colleen Durkin del Monterey Bay Aquarium Research Institute ha sottolineato l’importanza di collegare i processi superficiali con ciò che avviene nei fondali marini. I progressi tecnologici permettono di osservare meglio gli organismi e i meccanismi coinvolti.
Grazie a questi strumenti, i ricercatori possono analizzare con maggiore precisione i cambiamenti che avvengono nel mare profondo. Questo è fondamentale per comprendere come i processi in superficie influenzano l’assorbimento di carbonio nelle profondità oceaniche. Le immagini e i dati raccolti consentono di creare modelli più accurati e di prevedere meglio i cambiamenti climatici.
Il ricercatore Benjamin Van Mooy del Woods Hole Oceanographic Institution ha scoperto che alcune popolazioni di batteri nella neve marina preferiscono nutrirsi di fitoplancton, che contiene specifici lipidi. Questi batteri influenzano significativamente la quantità di biomassa di carbonio che raggiunge i fondali. Comprendere le preferenze alimentari di questi microbi è essenziale per determinare il tasso di stoccaggio del carbonio.
Redazione
Foto di João Vítor Heinrichs: www.pexels.com
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