Perché i gatti che cadono dal quarto piano rischiano più di quelli dall’ottavo

gatti che cadono

Gatti che cadono: I gatti sono noti per la loro agilità e abilità nel saltare, ma spesso sono vittime di gravi cadute dai piani alti dei palazzi. Curiosamente, la mortalità risulta più elevata per le cadute dai piani intermedi (tra il quarto e il settimo) rispetto a quella rilevata dall’ottavo piano in su. Come mai?

La Sindrome della Caduta dall’Alto nei Gatti

“Feline high-rise syndrome” descrive le lesioni che i gatti subiscono cadendo da grandi altezze. Questo fenomeno è più comune di quanto si pensi e può causare gravi traumi. Tra le cause di queste cadute ci sono la curiosità, superfici scivolose e salti mal calibrati. I gatti, infatti, sono animali molto curiosi e spesso si avventurano su balconi, finestre e cornicioni, esponendosi al rischio di cadute.

I gatti che cadono dai piani intermedi hanno meno probabilità di sopravvivere rispetto a quelli che cadono dai piani superiori. Questo perché, cadendo da altezze intermedie, non hanno abbastanza tempo per attivare completamente il loro riflesso di raddrizzamento. Di conseguenza, tendono a irrigidire i muscoli, aumentando il rischio di fratture e lesioni interne.

Al contrario, i gatti che cadono dai piani superiori hanno il tempo di rilassarsi durante la caduta, distribuendo l’impatto su tutto il corpo. Questo riduce il rischio di lesioni gravi, anche se non elimina completamente il pericolo di traumi toracici. È importante notare che, nonostante la loro agilità, i gatti non sono immuni ai danni causati dalle cadute e necessitano di cure veterinarie immediate in caso di incidente.

Il Riflesso di Raddrizzamento del Gatto

Una delle ragioni principali per cui i gatti riescono a sopravvivere a cadute da grandi altezze è il riflesso di raddrizzamento del gatto. Questo riflesso permette loro di girarsi in aria e atterrare sulle zampe. Il riflesso di raddrizzamento si attiva quasi immediatamente quando il gatto inizia a cadere, consentendogli di orientare il corpo in modo da ridurre l’impatto con il suolo.

Questo riflesso aumenta le chance di sopravvivenza, ma solo se il gatto ha abbastanza tempo per attivarlo completamente. I gatti che cadono dai piani intermedi, tra il quarto e il settimo, spesso non hanno abbastanza tempo per rilassarsi e prepararsi all’impatto. Di conseguenza, tendono a irrigidire i muscoli, aumentando il rischio di fratture e lesioni interne.

Al contrario, i gatti che cadono dai piani superiori hanno più tempo per attivare il riflesso di raddrizzamento e rilassarsi durante la caduta. Questo permette loro di distribuire meglio l’impatto su tutto il corpo, riducendo il rischio di lesioni gravi. Tuttavia, è importante notare che, nonostante il riflesso di raddrizzamento, i gatti non sono immuni ai danni causati dalle cadute e necessitano di cure veterinarie immediate in caso di incidente.

La Velocità Terminale

Secondo lo studio Feline high-rise syndrome: 119 cases (1998–2001) della Facoltà di Veterinaria dell’Università di Zagabria, un gatto raggiunge la velocità terminale dopo circa cinque piani di caduta. A questa velocità, il gatto smette di accelerare e può orientare i suoi arti orizzontalmente, riducendo il rischio di lesioni gravi.

Quando un gatto cade da un’altezza considerevole, inizialmente accelera a causa della gravità. Tuttavia, dopo aver percorso una distanza di circa cinque piani, raggiunge una velocità costante chiamata velocità terminale. A questo punto, la resistenza dell’aria bilancia la forza di gravità, impedendo ulteriori accelerazioni. Questo fenomeno permette al gatto di distendere i suoi arti e prepararsi all’impatto in modo più efficace.

Inoltre, i gatti hanno un riflesso di raddrizzamento che consente loro di girarsi rapidamente durante la caduta, orientando il corpo in una posizione che minimizza i danni. Questo riflesso, combinato con la capacità di raggiungere la velocità terminale, contribuisce a spiegare perché i gatti spesso sopravvivono a cadute da grandi altezze con lesioni relativamente minori.

Lesioni e Mortalità

I gatti che cadono dai piani intermedi tendono a irrigidire i muscoli, aumentando il rischio di fratture e lesioni interne. Al contrario, quelli che cadono dai piani superiori hanno il tempo di rilassarsi, distribuendo l’impatto su tutto il corpo. Tuttavia, questo non elimina completamente il rischio di traumi toracici.

Quando un gatto cade da un’altezza intermedia, la paura e la tensione muscolare possono causare un impatto più rigido, portando a fratture ossee e danni agli organi interni. Invece, i gatti che cadono da altezze maggiori hanno il tempo di rilassarsi durante la caduta, permettendo una distribuzione più uniforme dell’impatto su tutto il corpo. Questo meccanismo di rilassamento può ridurre la gravità delle lesioni, ma non elimina del tutto il rischio di traumi, specialmente al torace.

Inoltre, i traumi toracici possono includere contusioni polmonari, fratture delle costole e pneumotorace, che possono essere fatali se non trattati tempestivamente. È importante notare che, nonostante la capacità dei gatti di sopravvivere a cadute da grandi altezze, le lesioni riportate possono comunque essere gravi e richiedere cure veterinarie immediate.

Conclusione

La distribuzione uniforme dell’impatto e la rilassatezza dei muscoli potrebbero spiegare la minore mortalità nei gatti che cadono dai piani più alti. Tuttavia, è importante considerare che i dati potrebbero essere influenzati da un bias di sopravvivenza. In ogni caso, è fondamentale prendere precauzioni per evitare che i gatti cadano dalle finestre o dai balconi.

Redazione

Foto di Ivan Rebic: www.pexels.com

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