È vero che i fichi contengono vespe morte?

Il mondo dell’impollinazione è pieno di storie affascinanti e complesse. Una di queste riguarda l’interazione tra le vespe e i fichi, un fenomeno noto come mutualismo obbligato. Tuttavia, ci sono molti equivoci su questo processo, in particolare riguardo al ruolo delle vespe.
Il Ruolo di Blastophaga psenes
Molte persone credono che le vespe rimangano intrappolate nei fichi durante l’impollinazione. Questo equivoco potrebbe derivare dal nome comune in inglese di Blastophaga psenes, noto come “fig wasp”, o “vespa dei fichi” in italiano. Tuttavia, questa interpretazione non corrisponde alla realtà.
Blastophaga psenes, un piccolo imenottero, svolge un ruolo fondamentale nell’impollinazione dei fichi. Questo insetto non rimane intrappolato nel frutto, ma piuttosto svolge un compito essenziale per la sopravvivenza della pianta.
La Blastophaga psenes è l’agente impollinatore principale dei fichi. Questo significa che trasporta il polline da un fiore all’altro, facilitando la fecondazione e la produzione di frutti. Questo processo è vitale per la riproduzione delle piante di fico.
Inoltre, la Blastophaga psenes non solo non rimane intrappolata nel fico, ma in realtà completa il suo ciclo di vita all’interno del frutto. Dopo aver deposto le uova, le larve si sviluppano all’interno del fico, nutrendosi del tessuto del frutto. Una volta mature, le nuove vespe emergono dal fico per iniziare il ciclo di nuovo.
Caratteristiche di Blastophaga psenes
Blastophaga psenes è un insetto unico che appartiene alla superfamiglia dei Chalcidoidea. Questa superfamiglia comprende un vasto gruppo di insetti noti come parassitoidi e iperparassitoidi. Questi insetti hanno un modo di vita molto particolare: sono parassiti di uova di altri insetti oppure di specie vegetali i cui fiori e frutti ospitano le loro larve in sviluppo.
Una delle caratteristiche più distintive di Blastophaga psenes è il suo marcato dimorfismo sessuale. In altre parole, i maschi e le femmine di questa specie presentano differenze fisiche significative. Le femmine, ad esempio, possiedono ali, che utilizzano per spostarsi da un fico all’altro alla ricerca di luoghi adatti per deporre le loro uova. I maschi, invece, sono privi di ali. Questa caratteristica può sembrare sorprendente, ma ha una spiegazione molto logica: i maschi passano tutta la loro vita all’interno del fico in cui sono nati, quindi non hanno bisogno di ali per spostarsi.
Ognuna di queste caratteristiche svolge un ruolo specifico nel ciclo dell’impollinazione del fico. Le femmine, con le loro ali, sono responsabili della diffusione del polline da un fico all’altro, garantendo così la fecondazione e la produzione di nuovi frutti. I maschi, pur non avendo un ruolo attivo nell’impollinazione, contribuiscono alla sopravvivenza della specie fecondando le femmine all’interno del fico.
Il Ciclo di Vita di Blastophaga psenes
A un certo punto, la larva si sviluppa per diventare un giovane insetto maschio o femmina. Se lo sviluppo è nel sesso femminile, l’insetto rimarrà chiuso ancora per un po’ all’interno della galla mentre i maschi, con il loro apparato boccale, rompono le galle e si dirigono subito in cerca delle femmine per fecondarle. Questi maschi atteri, di fatto, si accoppieranno con le loro sorelle – l’inbreeding, o incesto, non è una rarità nel mondo animale non umano – bucando le galle nelle quali sono rimaste rinchiuse e attraversando le pareti di queste con il loro addome a cannocchiale per fecondarle. Una volta riusciti nell’impresa, muoiono.
Il Fico: Maschio e Femmina
Il fico, scientificamente noto come Ficus carica, è un albero fruttifero che presenta due forme botaniche distinte: il caprifico e il fico, spesso definito “edule”. Queste due forme sono fondamentali per la riproduzione e la fruttificazione dell’albero.
Il caprifico è una forma selvatica del fico. Questo albero produce sia fiori maschili che femminili, rendendolo unico nel suo genere. I fiori maschili producono polline, mentre i fiori femminili producono semi. Il caprifico svolge un ruolo cruciale nel processo di inseminazione del fico domestico, poiché è l’unico a produrre il polline necessario.
Il fico edule, o fico domestico, è la forma coltivata del fico. A differenza del caprifico, produce solo fiori femminili. Questi fiori non possono produrre frutti senza l’aiuto del polline del caprifico. Il trasferimento del polline avviene grazie all’azione di un insetto specifico, la Blastophaga. Questo insetto, noto anche come vespa del fico, raccoglie il polline dai fiori maschili del caprifico e lo trasporta ai fiori femminili del fico domestico, permettendo la fruttificazione.
Il Fico Contiene Davvero un Insetto Morto?
Le femmine feconde rompono definitivamente le galle ed escono dal sicono muovendosi tra i fiori maschili e femminili e imbrattandosi di polline. Una volta fuori, queste cercheranno le infiorescenze di fico edule per deporre le loro uova. Anche in questo caso l’ingresso all’infiorescenza avviene per mezzo di un ostiolo, attraverso il quale l’insetto farà molta fatica ad entrare, mutilandosi ali e antenne. Una volta dentro, la femmina di B. psenes, non riuscirà a deporre le sue uova perché rimarrà incastrata tra i fiori femminili, i quali verranno comunque fecondati dal polline presente sulla superficie del suo corpo mentre questa morirà e si dissolverà in un composto proteico. È a questo punto che il ciclo di impollinazione del fico giunge al termine: dagli ovari dei fiori femminili impollinati si svilupperanno dei frutti, gli acheni, quei minuscoli pallini che possiamo vedere quando apriamo in due l’infruttescenza. Sono questi a renderla dolce e gustosa, ottima per preparare confetture e addirittura granite!
Conclusione
L’impollinazione del fico è un processo ciclico e complesso, che coinvolge un rapporto di mutualismo obbligato tra la pianta e Blastophaga psenes. Questo rapporto è un esempio affascinante di come la natura può creare interazioni intricate e reciprocamente vantaggiose tra specie diverse.
Ricordiamo che è importante fare attenzione alle informazioni che riceviamo e verificare sempre le fonti, soprattutto quando si tratta di argomenti complessi come l’impollinazione e il mutualismo obbligato. Non tutto è come sembra a prima vista, e nel caso delle “vespe dei fichi”, la realtà è molto più interessante del mito.
Redazione
Foto di Antoni Shkraba: www.pexels.com
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