L’Universo: E’ Un Gigantesco Essere Vivente?

Potrebbe essere che abbiamo frainteso la nostra percezione dell’Universo? Dalla forma di vita più piccola al mammifero più grande, l’uomo è convinto di riconoscere la vita. Ma la vita potrebbe esistere anche su una scala molto più grande, un universo Vivente per così dire, in cui i pianeti agiscono come cellule e i buchi neri come il DNA dello spazio. I segreti del cosmo potrebbero risiedere nella biologia piuttosto che nella fisica? Questa è la Teoria di Smolin. In altre parole, potrebbe essere che l’Universo sia un grande organismo vivente?
Cos’è la Vita?
La vita è un concetto complesso e multidimensionale che sfida una definizione univoca. Ciò che rende un organismo vivo è una combinazione di vari fattori. Non è solo il battito del cuore, ma anche la capacità di rispondere agli stimoli, di crescere, di riprodursi e di adattarsi all’ambiente circostante.
Cosa ci distingue da una pietra o da un robot?
Ciò che ci distingue da una pietra o da un robot è la nostra capacità di percepire, di pensare e di provare emozioni. A differenza delle pietre e dei robot, gli esseri viventi sono dotati di un sistema nervoso che permette loro di interagire con l’ambiente in modi complessi e significativi.
È il battito del cuore?
Il battito del cuore è certamente un segno di vita, ma non è l’unico. Anche le piante, ad esempio, sono considerate forme di vita, nonostante non abbiano un cuore.
Sono i pensieri che abitano la nostra mente?
I pensieri che abitano la nostra mente sono una manifestazione della nostra coscienza, che è considerata da molti come una caratteristica distintiva della vita. Tuttavia, anche gli organismi che non possiedono una coscienza, come i batteri, sono considerati viventi.
O è il fatto che nasciamo, cresciamo e moriamo?
La nascita, la crescita e la morte sono fasi fondamentali del ciclo della vita di un organismo. Queste fasi, tuttavia, non sono esclusive degli esseri viventi. Anche le stelle, ad esempio, nascono, crescono e muoiono.
È possibile che l’intero cosmo sia un unico organismo vivente?
Questa è una domanda affascinante che ha stimolato il dibattito tra scienziati e filosofi per secoli. Alcuni scienziati hanno ipotizzato che l’universo possa essere considerato un organismo vivente, una teoria nota come “Gaia”. Secondo questa teoria, tutti gli elementi dell’universo sono interconnessi e interdipendenti, proprio come le cellule di un organismo vivente. Tuttavia, questa teoria rimane oggetto di dibattito e non è universalmente accettata.
L’Interconnessione della Vita
Tutta la vita può essere fatta risalire ai pochi organismi unicellulari che esistevano nell’Archeano. Oggi, dopo circa 4 miliardi di anni, condividiamo il pianeta con elefanti, balene e altre 8 milioni di specie eucariotiche. Chiaramente, tutti gli esseri viventi sul nostro pianeta sono interconnessi, tanto da far pensare di essere tutti parte di un unico organismo vivente. Siamo come le centinaia di diversi tipi di cellule del nostro corpo che costantemente muoiono e si rinnovano? Facciamo parte di un organismo complesso più grande di noi?
L’Universo come un Grande Organismo vivente
Il primo in Occidente a concepire l’universo come un grande organismo fu il filosofo greco Anassagora che in opposizione al meccanicismo atomistico pensava all’esistenza di un Nous (mente) che organizzasse il cosmo risollevandolo dal caos originario. Ma l’idea dell’universo come organismo vivente è stata ampiamente formulata anche da Platone, poi dagli stoici, da Plotino e dal neoplatonismo.
Secondo la visione “organicista”, le strutture che compongono l’Universo, cioè galassie, buchi neri, quasar, stelle, nebulose, pianeti e noi compresi, sono da considerare come i tessuti di un gigantesco essere vivente, un po’ come le parti che compongono il nostro organismo.
Nascita, Crescita, Riproduzione e Morte dell’Universo
Se è vero che una delle caratteristiche degli esseri viventi è quella di nascere, crescere, riprodursi e morire, questi aspetti sono più che plausibili anche per l’Universo: il Big Bang è praticamente la venuta al mondo del cosmo (probabilmente da un universo antenato); il fatto che l’Universo si espanda significa semplicemente che cresce; in futuro, quando l’entropia si sarà equilibrata, l’Universo morirà come tutti gli altri esseri viventi.
E per quanto riguarda la riproduzione? Tutti gli esseri viventi hanno una caratteristica in comune: provengono da un altro organismo. Se il nostro Universo fosse vivo, avrebbe anch’esso un genitore? E, a sua volta, potrebbe dare vita ad un Universo figlio?
La Teoria di Lee Smolin
Il fisico teorico Lee Smolin, uno dei fondatori del Perimeter Institute for Theoretical Physics, sostiene la possibilità che il nostro Universo abbia già dato vita ad una intera famiglia di universi-figli nascosti al di là dell’orizzonte oscuro dei buchi neri.
“Le leggi di natura sono perfettamente sintonizzate, in modo che l’Universo possa ospitare la vita”, spiega Smolin. “Immaginiamo cosa succederebbe se cambiassimo anche solo leggermente queste leggi: l’Universo non sarebbe più così ospitale. Resta un mistero il motivo per cui l’Universo è così accogliente nei confronti della biologia”.
I cosmologi si scontrano da tempo con questo enigma chiamato “Perfetta Sintonizzazione”. Se una qualsiasi delle forze della natura fosse più forte o più debole di una percentuale inferiore all’1%, le stelle e le galassie non si formerebbero mai. Persino gli atomi non esisterebbero.
Per molti, questo è il segno che il nostro Universo è stato accuratamente plasmato dalla mano di un creatore che la concepito in modo da fargli ospitare la vita umana. Smolin, tuttavia, cercava una spiegazione più osservabile, trovandone una non nella fisica, ma nella teoria biologica dell’evoluzione.
La Selezione Naturale Cosmologica
“La selezione naturale illustra il modo in cui le complesse strutture della vita si evolvono gradualmente”, osserva Smolin, ponendo la questione se il nostro Universo, altrettanto complesso, possa essere il risultato di una versione cosmica dell’evoluzione biologica.
“Potrebbe l’Universo avere un passato? Potrebbe avere progenitori? Durante la sua evoluzione storica, potrebbero essersi verificate variazioni aleatorie delle leggi, seguite da una selezione di queste, favorendo quelle che portavano a strutture più complesse?”, riflette Smolin. Secondo lui, la “selezione naturale cosmologica” potrebbe essere la soluzione: “è la migliore che ho scoperto fino ad ora!”, confessa lo scienziato.
Perché la Teoria della Selezione Naturale Cosmologica di Smolin possa funzionare, ci deve essere un meccanismo per cui un intero cosmo possa riprodursi e subire una mutazione come nella trasmissione del DNA.
Buchi Neri e la Nascita di Nuovi Universi
Secondo Smolin, la risposta si trova nel centro impenetrabile dei buchi neri, dove le leggi della fisica conosciuta smettono di esistere, con il sopravvento di altre leggi relative alla gravità quantistica finora ignote. Il fisico teorico ritiene che quando una stella esplode lasciando il posto ad un buco nero, in quel momento avviene la nascita di un nuovo universo.
“La stella che ha creato il buco nero collassa, e poco prima di diventare infinitamente densa, rimbalza e ricomincia ad espandersi”, spiega Smolin. “A quel punto, si creano nuove regioni di spazio tempo, sempre all’interno dell’orizzonte del buco nero, le quali potrebbero crescere e diventare grandi come ha fatto il nostro Universo dopo il Big Bang”.
Dunque, il nostro Universo potrebbe essere un germoglio spuntato su un ramo di un gigantesco albero cosmico sempre in crescita. “Nel cosmo funziona come in biologia: esiste una popolazione di universi che generano una progenie attraverso i buchi neri”, continua Smolin.
Analogia tra l’Albero Genealogico Cosmico e quello Biologico
Ma questo non è l’aspetto più interessante della teoria di Smolin. Mentre studiava quali leggi della fisica permettono ad un piccolo universo di essere più prolifico, Smolin ha scoperto una misteriosa analogia tra l’albero genealogico cosmico e quello biologico.
“Perché si formi un buco nero, occorre una stella molto grande. Inoltre, occorrono enormi nuvole di gas e polveri fredde, in modo che queste sostanze si trasformino in monossido di carbonio, quindi occorrono sia il carbonio che l’ossigeno, i due atomi essenziali per la formazione della vita”, continua il ricercatore.
Questi due elementi sono presenti nell’universo in misura massiccia, quindi “la spiegazione per cui il cosmo ospita la vita non è altro che un effetto collaterale della sua stessa fertilità in termini riproduttivi”.
Se Smolin ha ragione, le leggi della fisica che conosciamo sono state accuratamente regolate in modo da mantenere fertile il cosmo perla sua riproduzione. Le stesse leggi rendono il nostro universo un luogo in cui la vita basata sulla chimica del carbonio può prosperare.
L’Universo: Un Organismo Vivente su Scala Diversa
Secondo la Teoria della Selezione Naturale Cosmica, l’Universo in cui ci troviamo è un organismo vivente, e che quello della vita non è un fenomeno solo locale, ma anche scalare, cioè capace di manifestarsi non solo in diversi luoghi dell’Universo, ma anche su diverse scale di grandezza, tanto grandi da risultare a noi irriconoscibili.
In fin dei conti, siamo versioni in scala differente della stessa cosa. Siamo parte di un organismo più grande, un universo che potrebbe essere vivo, che nasce, cresce, si riproduce e muore, proprio come noi. Questa visione ci offre una nuova prospettiva sulla nostra esistenza e sul nostro posto nell’Universo. Non siamo solo osservatori passivi di un Universo inanimato, ma potremmo essere parte integrante di un organismo cosmico vivente.
Conclusione
La teoria di Smolin è affascinante e stimolante, ma è ancora lontana dall’essere accettata dalla comunità scientifica. Ci sono molte domande senza risposta e molti dettagli da chiarire. Tuttavia, ciò non toglie il fascino di questa idea. Che l’Universo sia vivo o meno, la nostra ricerca di comprensione continua. E forse, un giorno, potremmo scoprire che siamo davvero parte di un gigantesco organismo vivente chiamato Universo.
Redazione
Potresti leggere anche:
La NASA pubblica il video della Terra in cui si presenta come una creatura vivente