Il mostro di Alvignanello, la strana bestia che dimora nel casertano

Una creatura sconosciuta e gigantesca di aspetto sauro/ preistorico, e che sul terreno lascia impronte tridattili di circa 1 metro di lunghezza. Questo è l’identikit della strana bestia che da circa 3 anni viene avvistata in una località precisa del casertano: Alvignanello. Una delle prime testimonianze coinvolse una cittadina del posto, Agata Cusano, la quale depositò la sua testimonianza. Ecco le sue parole:
«Era quasi all’imbrunire, stavo ritornando a piedi da Amorosi quando, giunta ad Alvignanello, alla mia destra sento un sibilo accompagnato da un respiro affannoso provenire da un boschetto di rovi a circa 50 metri dal fiume. Ci doveva essere un qualcosa di grandi dimensioni che si nascondeva! Cerco di avvicinarmi, ma questo strano rumore, se così vogliamo chiamarlo, aumentò fino diventare una sorta di vortice. Così scappai. La notte non sono riuscita a dormire. Dovevo parlarne con qualcuno. Così sono andata da Vincenzo Tufano perché avevo saputo da un mio compaesano che lui stava seguendo uno strano caso legato al rinvenimento di orme giganti».
I referti delle orme
Il giorno successivo Agata Cusano e Vincenzo Tufano, (testimone e studioso del caso in questione), si recarono sul posto e proprio dove la signora Cusano udì questo verso spiccavano delle orme giganti sul terreno. Lo studio analitico sulle tracce affettuato dagli esperti tra cui zoologi e studiosi di orme di grossa taglia ha permesso di delineare un simile scenario:
”Dallo studio delle impronte al suolo del cosiddetto ”Mostro di Alvignanello” si è potuto evidenziare una tendenza al bipedismo e alla locomozione plantigrada. Anche se in alcuni casi tendeva a deambulare su quattro zampe ( dai calchi si può notare che le zampe anteriori sono molto più larghe e meno lunghe di quelle posteriori). Le dimensioni e la presenza di tre artigli con un foro/sperone posteriore, esclude che si tratti di un animale noto. Secondo quanto appurato, questo ”animale” avrebbe la duplice natura sia anfibia che terrestre, essendo stato avvistato e fotografata sia nelle acque del fiume Volturno, e sia tra le campagne e i boschi di Alvignanello, distante dai corsi d’acqua”.
IN ALTO I CALCHI DELLE IMPRONTE
In alto le impronte del mostro
La testimonianza di Vincenzo Tufano
”Era il 9 aprile 2021, e mi trovava nei pressi del fiume Volturno tra Alvignanello e il confine con Ruviano. Apparentemente era un pomeriggio tranquillo. Era quasi all’imbrunire e stava calando la sera, quando notai a circa 50 metri da me degli alberi muoversi in modo strano. Era come se una massa enorme li stesse deturpando. Rimasi impietrito quando da quella vegetazione uscì un animale che non saprei qualificare diversamente se non mostruoso. Aveva un’altezza impressionante, sfiorava la cima di alcuni alberi posti a un’altezza di non meno di 5 metri.
Deambulava su due zampe come un uomo, ma a passi molto lunghi. Questo singolare bipede era pesantemente inclinato in avanti, come se avesse una sorta di gobba. Infatti sul dorso spiccava una sorta di grosso aculeo e la sua epidermide era in apparenza umida e scivolosa, come le scaglie dei pesci. Probabilmente era uscito dal fiume. Ha percorso più di 50 metri in 10/ 15 secondi, per poi sparire all’interno di un canale. Giusto il tempo per immortalarlo in una foto. Prima di sparire dalla mia vista ha emesso un gemito sordo simile a un ringhio che rimbombava insieme al rumore dei suoi passi pesanti che impattavano sul terreno. Poi non l’ho più visto. Stava calando il buio e quindi decisi di andare via. Il giorno dopo sul posto trovammo le solite orme a tre artigli, distanziate di due metri le une dalle altre, a conferma dell’enorme stazza. Con l’aiuto delle Autorità Forestali e gli esperti di fauna esotica si cercò di analizzare le orme, cercando di dare un nome a questo animale. Ma la sua classificazione fu ignota. Non mi interessa convincere le persone, io racconto solo la verità su quanto mi è accaduto”.
Foto scattata da Tufano alla strana creatura
Zampate sulla corteccia e artigliate al suolo
In foto la carcassa di un cinghiale dilaniato nel fiume e una seconda carcassa sbranata in campagna con le impronte dello strano animale
L’avvistamento di un pescatore
Inoltre un pescatore del posto asserì di aver avvistato nelle acque del Volturno un simil coccodrillo con aculei a punta sulla testa, e di averlo fotografato durante la sua osservazione. La cosa strana però fu che il presunto coccodrillo uscì dal fiume in posizione eretta come un uomo, dirigendosi in una radura boschiva. La sua altezza fu stimata sui 4/5 metri.
La foto del misterioso animale nelle acque del Volturno
Fiume Volturno
La misteriosa epidermide
Nei luoghi degli avvistamenti fu rinvenuta una misteriosa sostanza biologica, poi rivelatasi essere dalle analisi il rivestimento esterno della creatura. Era come se questo ”animale” perdesse pelle, una sorta di muta ma differente da quella classica dei rettili comuni. Era come se fosse viva, compatta e dura. Questo composto possedeva delle proprietà camaleontiche molto particolari, ossia cambiava colore se immerso in un fluido caldo e diveniva luminescente al buio. Questo avrebbe potuto conferire teoricamente all’animale ”che la indossava” la capacità di camuffarsi in un determinato ambiente senza essere visto, o viceversa palesarsi in maniera imprevista ( effetto luminescenza al buio di cui sopra). Il caso è ancora aperto e in fase di evoluzione in attesa di ulteriori novità.
Riferimento: Il mostro di Alvignanello, analisi e studio (canale Youtube)