Terremoti e misteriose “porte”: ecco cosa sta succedendo su Marte

Il pianeta rosso sta facendo parlare di sé, tra forti sismi a immagini di portali ottenute grazie ai dati di rover e lander della Nasa

Il terremoto più forte di sempre, la presenza di un “muro” e una strana spaccatura a forma di porta che sembrano opere artificiali: ultimamente Marte è piuttosto vivace. In effetti, il sismometro del lander della Nasa Insight, come riporta l’agenzia spaziale statunitense, il 4 maggio scorso ha rilevato una scossa di magnitudo 5 (il terremoto più forte mai registrato su un altro pianeta), mentre una foto della Mastcam di Curiosity scattata il 7 maggio scorso ha fatto molto discutere in rete, in quanto immortala una fenditura nella roccia marziana che potrebbe quasi sembrare un portale scavato in un muro (spoiler: non lo è).

Insight e il terremoto più forte mai registrato

Era il 26 novembre 2018 quando il lander della missione Nasa Insight (Interior exploration using seismic investigations, geodesy and heat transport), arrivava sulla superficie di Marte e iniziava la sua missione scientifica. Insight, infatti, fa parte del Discovery program dell’agenzia spaziale, ed è stato progettato per studiare approfonditamente la genesi e l’evoluzione del pianeta rosso e dei pianeti rocciosi del Sistema solare interno (Mercurio, Venere, la Terra e Marte stesso), analizzando i dati riguardanti la sua struttura interna, l’attività tettonica e gli impatti dei meteoriti sulla sua superficie. In particolare, il lander possiede un sismometro ad alta sensibilità: quando le onde sismiche attraversano o vengono deviate dal materiale nella crosta, nel mantello e nel nucleo di Marte, esse mostrano determinate caratteristiche che possono essere studiate dai sismologi a Terra per carpire più informazioni sulla composizione, la profondità e i movimenti degli strati interni del pianeta.

Il 4 maggio 2022, il 1222esimo giorno marziano della missione Insight, e dopo aver registrato oltre 1313 eventi sismici, il sismometro del lander ha rilevato un terremoto di magnitudo pari a 5: si tratta del più grande terremoto mai osservato su un pianeta che non sia la Terra. Prima di esso, il primato apparteneva a un terremoto registrato sempre da Insight il 25 agosto 2021, di magnitudo 4,2. Sebbene una magnitudo 5 corrisponda sul nostro pianeta a un terremoto di medie dimensioni, su Marte un’intensità del genere è vicina a quella massima che gli scienziati si aspettavano di rilevare con Insight. Adesso sta ai ricercatori sulla Terra analizzare in dettaglio i dati sismici, in modo da ottenere informazioni preziose sulla posizione da cui si sono propagate le onde sismiche, sulla causa dell’evento e su cosa si potrà desumere sull’interno di Marte.

Spettrogramma del terremoto del 4 maggio 2022 registrato da Insight. Credit NASAJPLCaltechETH Zurich

Spettrogramma del terremoto del 4 maggio 2022, registrato da Insight. Credit: NASA/JPL-Caltech/ETH Zurich

Il “portale” su Marte

Mentre Insight esegue le sue misurazioni sull’interno di Marte, il rover Curiosity, ammartato quasi dieci anni fa, il 5 agosto 2012, continua a esplorare la superficie del pianeta rosso. In particolare, il rover è dotato di una telecamera, la Mastcam, che acquisisce immagini e riprese video a colori del terreno circostante la sonda della Nasa.

Il 7 maggio 2022 Mastcam ha catturato un’istantanea che ha generato numerose reazioni in rete: in particolare, un post molto popolare su Reddit riportava che Curiosity aveva immortalato la fotografia di un presunto “portale” e di un “muro vicino che sembra artificiale” su Marte. Nell’immagine, infatti, leggermente sgranata e in bianco e nero, appare una fenditura nella roccia piuttosto simmetrica, che potrebbe assomigliare a una porta.

In realtà, si tratta di un’immagine molto ingrandita di una fessura di pochi centimetri, nient’altro che una frattura lineare delle rocce marziane. È quanto afferma il portavoce del Jet propulsion laboratory della Nasa al sito di fact-checking Snopes.com.

In più la Nasa ha fatto riferimento a un mosaico digitale realizzato da Neville Thompson (non affiliato alla Nasa) e creato mettendo insieme le foto scattate dalla Mastcam: nell’immagine (che può essere navigata qui) si può rintracciare la “porta” incriminata, che, vista nel suo contesto, sembra nient’altro che una spaccatura nella roccia.

Credit Neville Thompson

Credit: Neville Thompson

Foto anteprima: NASA/JPL-CALTECH/MSSS

Chiara Dilucente

Fonte: www.wired.it

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