Leone confuso e umiliato da una nuova “attrazione” installata in uno zoo: le vergognose immagini

Allo zoo Animal City di Deir Tamich, in Libano, è stata installata una terrificante “attrazione” nel recinto di un leone maschio, l’ennesimo insulto ai danni di animali già privati della libertà e della dignità. Si tratta di un box trasparente che, permettendo incontri ravvicinati, umilia, confonde e rende sempre più aggressivo lo sfortunato felino.

In uno zoo del Libano è stata realizzata una nuova, agghiacciante “attrazione” che promette di regalare “emozioni memorabili” al pubblico pagante; un box con vetrate trasparenti installato nel recinto di un possente leone maschio, col quale, una volta all’interno della struttura, si possono avere incontri estremamente ravvicinati. Nella mente dei gestori dell’Animal City di Deir Tamich, a una ventina di chilometri a Est di Beirut, è un’idea imprenditoriale vincente che garantirà di gonfiare ulteriormente il portafogli, dato che – ovviamente – si paga un extra sul costo biglietto per vivere l’“avventurosa” esperienza. Nei fatti siamo innanzi all’ennesimo insulto ai danni degli animali, trasformati ancora una volta in giullari di corte per appagare desideri ciechi e puerili.

Con questa attrazione non ci si “accontenta” di privare il re della foresta della libertà e della dignità, esponendolo al pubblico ludibrio, ma lo si sfrutta e umilia per trarne il massimo profitto, nella totale noncuranza del suo benessere, se tale possa essere definito all’interno di un recinto. Del resto, quale può essere la reazione di un predatore in cima alla catena alimentare, che vede il proprio (striminzito) territorio invaso da potenziali prede “a portata di artigli” mentre gesticolano a pochi metri, non mostrando alcun segnale di timore e arresa? Irrequietezza, aggressivitàconfusione, angoscia e soppressione dell’istinto naturale, prima solleticato e poi schiacciato contro un vetro blindato. Tutto questo è ben visibile nei video che giungono dall’Animal City, così fiero della nuova installazione da non rendersi minimamente conto della crudeltà delle immagini spiattellate sui social network.

“Rendi il tuo prossimo viaggio all’Animal City ancora più speciale con un memorabile incontro faccia a faccia con il leone”, si legge a commento di un filmato estremamente esplicativo, pubblicato sul profilo Instagram dello zoo. Nelle immagini si vedono due ragazze entrare nel famigerato box di vetro; il leone, a un passo dalla vetrata, inizia a dare zampate su una parete nell’intento di raggiungerle, ma ovviamente non può farlo. Allora si ferma, osserva le sue “prede”, ruggisce un paio di volte e quasi dà una testata al vetro, poi ricomincia a mulinare le zampe nel disperato tentativo di una presa. A rendere la scena ancor più surreale (e disgustosa) il comportamento di una delle due giovani, che mima il comportamento alterato del leone, incapace di inquadrare una situazione così stressante e anomala. Nel frattempo compare una terza persona sulla sinistra, o meglio, le sue mani, pronte a immortalare il “memorabile incontro” con uno scatto dal cellulare, da dare in pasto ai social network a caccia di qualche like. Vien da chiedersi per quante ore al giorno questo povero leone è costretto a una simile tortura.

Le immagini del felino umiliato hanno fatto rapidamente il giro del mondo, scatenando la reazione indignata delle associazioni animaliste e non solo, che hanno chiesto l’immediata rimozione del vergognoso box di vetro. Come mostra la homepage del sito dello zoo, tuttavia, quella con il re della foresta è solo una delle tante attrazioni interattive; all’Animal City, sempre pagando supplementi, è infatti possibile farsi scattare foto tenendo in braccio pitoni e rapaci, cavalcando pony, dando da mangiare a diverse specie e incontrando cuccioli vari. Tutti vittime e prigionieri della nostra infinita avidità, che si alimenta grazie alla totale mancanza di empatia e sensibilità verso altri esseri viventi.

Foto anteprima: Il box di vetro nello zoo libanese. Credito: Animal City/Instagram

Andrea centini

Fonte: scienze.fanpage.it

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