Le più belle vie ferrate della Val di Fassa

Situata nella parte nord-orientale del Trentino, la Val di Fassa si colloca proprio nel cuore delle Dolomiti e regala una serie di paesaggi e scorci davvero mozzafiato. Sono sei i comuni compresi nella Val di Fassa (Moena, Soraga di Fassa, Sen Jan di Fassa, Mazzin, Campitello di Fassa e Canazei, per un totale di 315 km quadrati di estensione); inoltre la valle è circondata da alcuni tra i più importanti massicci delle Dolomiti (Monti Pallidi), tra cui spiccano storiche vette come il Gruppo del Sella, la Marmolada, il Gruppo del Catinaccio e il Gruppo del Sassolungo.

La Val di Fassa rappresenta una tra le più importanti mete turistiche, sia invernali che estive, d’Italia. Questo perché può vantare un’ampissima gamma di sentieri attrezzati adatti alla perfezione per ogni tipo di passeggiata, escursione, arrampicata e tutto ciò che attiene alle attività di montagna, Tra queste attività rientrano anche le scalate delle pareti rocciose, fruibili dagli alpinisti o dai semplici appassionati, che avvengono sulle vie ferrate.

Le vie ferrate sono quell’insieme di attrezzature e strutture posizionate ad hoc sulle pareti rocciose per facilitarne la scalata, anche a favore dei meno esperti di montagna. Naturalmente per affrontare tali percorsi è necessario munirsi di un apposito kit da ferrata e avere una buona condizione fisica. Ma vediamo insieme quali sono gli itinerari più belli sulle vie ferrate della Val di Fassa.

La traversata della Marmolada

Famosa anche per essere una delle storiche vette raggiunte durante il Giro d’Italia di ciclismo, la Marmolada rappresenta un grande classico di queste zone. Partendo dal Rifugio Pian dei Fiacconi e giungendo fino al Rifugio Controni, si affronta una facile escursione della durata di circa 4 ore e con un dislivello che tocca i 260 metri in salita e gli 880 metri in discesa.

Raggiunti gli oltre 2800 metri di altezza comincia la via ferrata, che su circa 100 metri di dislivello sale fino alla forcella. Qui è necessario il kit da ferrata (imbragatura, casco, moschettoni, longe e dissipatore) e si può godere di un panorama davvero formidabile. Dalla forcella il percorso si biforca: da una parte si sale verso la vetta della Marmolada, e dall’altra parte si giunge al Rifugio Contrin lungo un facile sentiero della durata di un’ora e mezza circa.

La via ferrata Roda De Vael

Questo itinerario inizia dal Passo Carezza per giungere fino al rifugio Roda De Vael. Un percorso considerato di moderata difficoltà, della durata complessiva di circa 3 ore e con un dislivello di circa 700 metri. Dal Passo Carezza bisogna prendere la seggiovia fino al rifugio Paolina (2.125 metri di altezza), ed è da qui che comincia la via ferrata. In un’ora e mezza circa si raggiunge il Passo del Vajolon, e da qui si può decidere se continuare verso tratti più impegnativi o scendere tramite una piccola parete esposta verso le Rode. Quest’ultima opzione prevede una discesa di circa 40 minuti, con alcuni passaggi piuttosto impegnativi.

La via ferrata Antermoia

Ecco un altro percorso molto suggestivo, ma anche molto impegnativo. Si tratta di un’escursione di circa 7 ore (750 metri il dislivello) con una difficoltà molto elevata e diversi passaggi esposti.

Si parte dal rifugio Vajolet e si giunge al rifugio Passo Principe in poco più di un’ora. Da qui comincia la ferrata, che giunge fino alla cresta sommitale del Catinaccio d’Antermoia (3.002 metri) in oltre due ore. Una suggestione incredibile, un paesaggio fantastico che lascia davvero senza parole. La discesa può avvenire in due differenti modalità, entrambe molto panoramiche ma molto impegnative. I punti di arrivo sono il rifugio Gardeccia o il rifugio Stella Alpina Spitz Piaz.

 

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