Artrite reumatoide: cos’è la malattia di cui soffriva Anna Marchesini
Anna Marchesini è morta dopo anni di lotta contro l’artrite reumatoide, ecco cos’è la malattia di cui soffriva, quali sono i sintomi e quale sia la cura.
Anna Marchesini, dopo aver combattuto per anni contro l’artrite reumatoide, è morta il 30 luglio a Orvieto, sua città natale. Celebre per le sue collaborazioni con Massimo Lopez e Tullio Solenghi, con i quali ha dato vita al Trio che per anni ha fatto ridere gli italiani, negli ultimi anni ha proseguito individualmente come attrice e simbolo della comicità del nostro Paese. Capiamo insieme cosa sia l’artrite reumatoide, quali siano i sintomi e la cura.
Cos’è l’artrite reumatoide
L’artrite reumatoide è una poliartrite, cioè un’infiammazione che interessa più articolazioni, cronica e progressiva che colpisce per lo più le articolazioni delle mani, dei polsi, dei piedi, delle ginocchia e delle caviglie. In questo sistemica, la malattia può raggiungere anche altri organi e apparati. Ad essere colpita è la membrana sinoviale, una membrana di tessuto connettivo che riveste la capsula articolare e che, durante il corso della malattia, si inspessisce al punto da formare le tipiche deformazioni e tumefazioni visibili sulle articolazioni dei pazienti.
Sintomi dell’artrite reumatoide
La malattia si presenta con dolore, rigonfiamenti e rigidità articolare che limita, e in alcuni casi addirittura impedisce, il movimento e la corretta funzione delle articolazioni. L’infiammazione segue il ritmo circadiano e per questo porta a picchi di dolore al mattino presto. Nel nostro corpo infatti rilasciamo specifiche molecole, le citochine, che raggiungono il loro livello massimo di mattina e che stimolano alcuni processi infiammatori inducendo dolore nei pazienti nelle prime ore del giorno.
Diagnosi e cura dell’artrite reumatoide
La diagnosi viene effettuata in seguito alla comparsa dei primi sintomi e di solito si basa sulla radiografia o sull’ecografia delle articolazioni interessate. Quanto alla terapia, non esiste una vera e propria cura, ma solo la possibilità di controllare e gestire i sintomi attraverso farmaci che riducono l’infiammazione e il dolore. Fondamentale nel caso dell’artrite reumatoide è la diagnosi rapida che permette l’applicazione di un trattamento precoce. Quanto al tasso di mortalità, spiega Gianfranco Ferraccioli, ordinario di Reumatologia della Fondazione Policlinico Gemelli-Università Cattolica, “dopo 12 mesi dai primi sintomi il rischio di mortalità di questi pazienti è tre volte superiore a quello della popolazione normale”, se si interviene in tempo, quindi entro le 12 settimane dall’esordio della malattia, è possibile “portare il 50% dei pazienti in remissione e il 25% addirittura a sospendere i farmaci dopo 12 mesi, come se fossero guariti”.
L’artrite reumatoide in Italia
L’infiammazione alle articolazioni, conosciuta come artrite reumatoide, colpisce lo 0,5% della popolazione adulta e, in Italia, si contano circa 250/300 mila pazienti dall’età media di 55 anni e in maggioranza donne, si calcola che il rapporto sia 4 a 1.
Di Zeina Ayache
Fonte: scienze.fanpage.it