Siberia, scoperto tra i ghiacci un virus gigante di 30000 anni

Un virus sconosciuto spazzerà via il genere umano?
La domanda sorge spontanea dopo la notizia della scoperta di un antico virus gigante scoperto sotto i ghiacci siberiani.
Fortunatamente l’umanità è salva, almeno per il momento.
Il Mollivirus sibericum è solo l’ultimo di quattro virus millenari scoperti nell’ultimo anno nel permafrost siberiano.
Ma con il cambiamento climatico e  lo sciogliersi dei ghiacci, aumenteranno le probabilità di scoprire nuovi microrganismi sconosciuti e potenzialmente pericolosi.
Il primo di questi, Pithovirus sibericum, è stato scoperto e isolato nel 2014.

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Il Mollivirus sibericum è un virus “vecchio” di 30.000 anni, descritto in un articolo pubblicato la scorsa settimana sul Proceedings of the National Academy of Sciences.
Ha un diametro di 0,6 micron, enorme per un virus, che lo rende ciò che gli scienziati chiamano “virus gigante”.
Oltre alle dimensioni più importanti rispetto ai virus moderni, questi antichi microbi avevano anche molti più geni.
M. sibericum ha più di 500 geni, contro gli appena 9 dell’HIV.
Un altro virus gigante precedentemente scoperto, il Pandoravirus, ha 2.500 geni.
Gli scienziati stanno ancora cercando di capire che cosa significhi questo per un virus e nell’eventualità come li si debba trattare.

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Se gli scienziati confermeranno che gli esseri umani e gli animali non sono suscettibili al sibericum, potranno andare avanti con gli studi e risvegliarlo.
Il tutto sempre con la massima cautela.
Questi virus saranno anche antichi, ma sono stati tenuti in “ibernazione” dalla natura.
Per questo i ricercatori vogliono essere sicuri che non stanno facendo rivivere nulla di potenzialmente dannoso.
Poche particelle virali ancora infettive possono essere sufficienti, in presenza di un ospite vulnerabile, a far rivivere i virus potenzialmente patogeni.

Ma gli l’attenzione degli scienziati potrebbe non essere sufficiente per salvarci dai microbi antichi.
Alcuni ricercatori temono che questi virus, che ora sembrano essere abbastanza comuni nel permafrost, potrebbero riemergere con lo sciogliersi dei ghiacci.

I VIRUS GIGANTI

Il Mollivirus sibericum è solo uno dei virus giganti “preistorici” scoperti nell’ultimo decennio.
La prima scoperta risale al 2003 con l’identificazione della famiglia mimivirus, enormi virus che sono stati isolati già nel 1992 in acqua prelevata da una torre di raffreddamento durante un’epidemia di polmonite (causate da batteri, non dal virus, ndr).
I Mimivirus sono dotati di 979 geni codificanti proteine, di gran lunga superiore a qualsiasi altro virus conosciuto ai tempi della scoperta.
L’Influenza A, per esempio, è dotato di soli otto geni, mentre il minimo per essere considerato un virus è quattro.
I Mimivirus sono considerati ad oggi i virus più complessi conosciuti.

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Dopo la scoperta dei Mimiviruses, i successivi virus giganti trovati dai ricercatori sono stati i Megavirus e i Pandoravirus, isolati da campioni di acqua prelevati sia in Cile che Australia.
Questa famiglia offre i più grandi genomi virali fino a quel momento scoperti, con 2.556 geni codificanti proteine.
Poi è arrivato il primo virus gigante siberiano, il Pithovirus sibericum, nel 2014.Considerando tutto questo, la possibilità di scoprire un virus pericoloso non è poi così inverosimile.

 

Fonte:http://www.diregiovani.it/rubriche/fotogallery/44031-siberia-scoperto-virus-gigante-permafrost.dg

 

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