Ufo, l’Adnkronos rilancia l’ipotesi delle “Dimensioni di Magonia”: parola di Gianfranco de Turris
Una spiegazione del fenomeno ufologico viene dall’esistenza di un universo parallelo?
Secondo l’Adnkronos si. La popolare agenzia di stampa ha intervistato Gianfranco De Turris,giornalista, saggista e scrittore, consulente editoriale di Edizioni Mediterranee, studioso della “letteratura del fantastico” in Italia, e ha pensato bene di rilanciare la notizia. “Un modo per spiegare questo fenomeno, depurandolo da imbrogli, bufale, sperimentazioni segrete e fenomeni meteorologici, è quello di utilizzare l’ipotesi di Jacques Vallée: la dimensione di Magonia, un mondo parallelo al nostro che ogni tanto si fa vivo nella nostra realtà”, spiega all’Adnkronos de Turris. Ma a cosa si riferisce “Secondo l’ufologo franco-americano Jacques Vallée esisterebbe un universo parallelo al nostro, la cosiddetta “dimensione di Magonia” in grado di interferire con noi” spiega il giornalista. Così dopo i folletti indagati dalla forestale, Adnkronos si occupa di dimensioni parallele.
A seguire il resto della storia.
Scrive Adnkronos:
Gli Ufo non sarebbero, quindi, manifestazioni aliene ma entità parafisiche provenienti da un universo parallelo. Un’ipotesi, questa, che spiegherebbe non solo gli avvistamenti degli Ufo, ma anche quelli di fate, gnomi, elfi, folletti, creature soprannaturali di vario tipo.
Ufologi a parte, le teorie sugli universi paralleli impegnano i fisici teorici da almeno mezzo secolo dedicando al tema complicati calcoli matematici e teorie (la più famosa delle quali è la teoria delle stringhe). Dimensioni alternative, separate e distinte dalla nostra ma coesistente con essa il cui insieme è detto multiverso. E in questa pluralità di universi paralleli, ogni decisione che prendiamo nella nostra realtà ne creerebbe di nuove. Una sorta di “Sliding doors”, per fare un esempio cinematografico
Multiverso, mondi alternativi o ipotetici, dunque, che secondo De Turris ogni tanto farebbero capolino nella nostra realtà dando vita a fenomeni inspiegabili, “eppure sempre adeguati alla cultura del momento – sottolinea – per fare un esempio, in epoca pre-aviazione gli avvistamenti di oggetti volanti non identificati venivano descritti come mongolfiere”.
Poi, c’è sempre la questione del fascino che i fenomeni inspiegabili esercitano un po’ su tutti noi, perché alla fine “anche oggi, nonostante tutte le ‘meraviglie tecnologiche’ di cui disponiamo, siamo attratti dal mistero che è insito nella nostra natura, forse semplicemente perché non riusciamo ad accontentarci della banalità”. Un modo per non arrenderci al fatto che la realtà possa esaurirsi in ciò che conosciamo, o per continuare a pensare che in un altro mondo la nostra vita possa aver preso una strada diversa.
Non è la prima volta che l’Adnkronos si avventura a cercare di spiegare argomenti di confine. Un mese fa la notizia che esisteva un fascicolo di gnomi e folletti aperto dalla forestale, era letteralmente esplosa come un fulmine a cielo sereno su tutti i principali giornali italiani: la forestale“indaga su gnomi e folletti” si diceva appunto.
Ne parlarono tra gli altri Focus, La stampa, e Tgcom. Il fascicolo aperto da oltre 15 anni era stato scovato proprio dal un giornalista dell’Adnkronos. Negli archivi del Corpo Forestale dello Stato, esiste una cartellina verde depositata al ministero delle Politiche Agricole e Forestali nel lontano 2000: fotografie, informazioni e dati su diversi avvistamenti di “strane presenze non identificate” nella zona dell’Appennino tosco-romagnolo, in particolare nei comuni di Bagno di Romagna e San Piero in Bagno.
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