Rimedi naturali per il reflusso gastrico

È un disturbo comune, il più delle volte causato dallo stress, da uno stile di vita frenetico e da un’alimentazione sbagliata, e col cambio di stagione i suoi sintomi (bruciore alla bocca dello stomaco, nausea, acidità, tachicardia) possono tornare a farsi sentire in maniera davvero fastidiosa: parliamo del reflusso gastroesofageo, un disturbo causato dall’infiammazione della mucosa gastrica, che colpisce quasi la metà della popolazione, bambini e adolescenti compresi.

I metodi per curare e lenire i sintomi, qualora la loro comparsa sia sporadica e legata per lo più a periodi di forte stress psico-fisico, consistono in terapie a base di farmaci anti-acido, ma come sempre esistono rimedi naturali alla medicina tradizionale, che possono aiutarci rispettando l’equilibrio del nostro organismo. In Natura, infatti, sono tanti gli estratti vegetali e le erbe in grado di regolarizzare l’attività gastrica limitando la produzione di acidi che irritano le mucose dello stomaco. Nella maggior parte dei casi, si tratta di principi attivi di origine vegetali assumibili tramite tisane, decotti, compresse o preparati ayurvedici acquistabili in erboristerie e parafarmacie.

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Prima di iniziare qualsiasi terapia, bisogna tenere presente che:

  • Avere uno stile di vita sano. Qualsiasi trattamento fitoterapico deve essere associato alla correzione dei più comuni ‘errori’ alimentari: bando, dunque, a cibi fritti, zuccheri, alcolici, grassi, stuzzichini piccanti e fumo che irritano le pareti dello stomaco e dell’esofago, e via libera a frutta, verdura e bevande analcoliche.
  • evitare di sdraiarsi subito dopo i pasti, E’ una regola molto importante poiché la posizione orizzontale facilita la risalita degli acidi dalla bocca dello stomaco e rende più difficoltosa la digestione. Quindi, niente pennichella.
  • Bere molta acqua. Questo favorisce l’attività intestinale e cercare di fare piccoli pasti ma frequenti, prediligendo le cotture a vapore o alla griglia.
  • Riposare a pancia in su. Inoltre è consigliabile tenere la testa abbastanza sollevata rispetto allo stomaco, in modo da ridurre i disturbi notturni e godere di un sonno tranquillo e ristoratore.

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Passiamo adesso all’analisi dei rimedi naturali per lenire il bruciore che accompagna la fase acuta del reflusso. Tra gli estratti vegetali più efficaci poiché dotati di proprietà antinfiammatorie, lenitive e protettive della mucosa gastrica, ci sono:

  • La glicirrizina. Un estratto della liquirizia, ha proprietà antinfiammatorie e protettive della mucosa, ma è controindicata in caso di pressione alta. Assieme all’acido glicirretico, altro suo derivato, la liquirizia è ricca di flavonoidi protettivi per la mucosa  ed è indicata nel trattamento dei disturbi gastrici più comuni. Per il reflusso è ottima se consumata sotto forma di decotto o compresse, ma anche masticare la radice durante il giorno aiuta a sedare il bruciore e regolarizzare l’attività acida. Massima cautela, però, per chi soffre di ipertensione!
  • La curcuma e lo zenzero. Sono parte di un composto ayurvedico in compresse che associa anche altre erbe indiane e che si può assumere 3 volte al giorno subito dopo i pasti.
  • Aloe vera. Alla lista di estratti naturali benefici, non poteva mancare questa pianta ormai arcinota per le sue innumerevoli virtù e proprietà benefiche che la rendono una delle più utilizzate in svariate preparazioni. Le foglie di aloe vera devono la loro fama alla funzione riepitelizzante, emolliente e tonificante che svolgono sulle mucose della pelle. In caso di reflusso gastrico è molto importante assumere prodotti che contengono il gel e non il succo che, al contrario, può accentuare i sintomi. Il consiglio, quindi, è leggere attentamente le etichette e chiedere l’aiuto di un erborista esperto.

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  • Malva, altea e camomilla. Sono piante perfette per calmare l’infiammazione e proteggere la mucosa gastrica. Se  la camomilla può essere ingerita sottoforma di classica tisana, per la malva e l’altea sarà ancora più efficace l’assunzione di una soluzione gelatinosa preparata lasciando macerare a freddo le foglie 7 ore; questo consentirà di estrarre le mucillagini presenti nelle foglie ottenendo una sorta di gel da bere subito dopo i pasti. Ci fornirà una barriera protettiva proprio all’imboccatura dello stomaco. Un effetto del tutto simile è ottenibile anche dal fieno greco che si può assumere in compresse facilmente reperibili in erboristeria.
  • Boswellia (o incenso). E’ una pianta indiana la cui corteggia è ricca di principi attivi che stimolano la fisiologica riparazione della mucosa gastrica irritata. La sua assunzione, che può avvenire sottoforma di capsule di estratto secco identificabili come ‘acidi boswellici’ non presenta effetti collaterali o controindicazioni.

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Facendo propri tutti questi suggerimenti e adottando uno stile di vita sano e regolare, la fase acuta del reflusso gastrico dovrebbe essere superata in un paio di settimane. Se tutto ciò non bastasse, invece, sarà opportuno chiedere un consulto al vostro medico curante e procedere con esami più approfonditi per escludere altre patologie, intolleranze alimentari e prevenire complicazioni anche gravi.

Di Erika Facciolla

Fonte: www.tuttogreen.it/

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