Vita segreta dei gatti: cosa fanno quando i padroni non li guardano?

Predatori della notte, i gatti amano curiosare anche al di fuori delle proprie mura domestiche. Ciò che fanno quando girovagano è per lo più un mistero, ma un esperimento realizzato in collaborazione dalla BBC, dal Royal Veterinary College e dalle università britanniche di Lincoln e Bristol ha dato una risposta a questa domanda.

Le modalità sono semplici: cinquanta gatti hanno indossato un collare GPS (alcuni di loro anche una mini-telecamera, realizzata per non dolere all’animale) per monitorare così gli spostamenti notturni 24 ore su 24 nell’arco di sei giorni.

“Il risultato? Gli scienziati hanno scoperto che i gatti tendono a condividere parzialmente il territorio evitando il confronto con gli altri felini e visitano le altrui case” si legge nel report finale di BBC News, dov’è possibile leggere i movimenti di dieci gatti. “Comunque, i video delle telecamere hanno ugualmente evidenziato litigi per il territorio. Vi è stato inoltre un’incidente con una volpe e un nido di uccellini.”

Protetto dal buio della notte, mentre i padroni dormono, Kato si avventura nell’oscurità allontanandosi centinaia di metri da casa. Divide lo stesso territorio con la gatta Phoebe: abitano vicino, lei vive dall’altra parte della strada, ma quando escono fanno di tutto per non incontrarsi mai.

Deebe invece ha più di dieci anni, ma nel quartiere è appena arrivato: forse anche per questo le sue uscite sono più che altro veri e propri giri di perlustrazione, nel tentativo di stabilire i confini del suo territorio. Claude è più coraggioso: usa il tempo libero per entrare nei giardini degli altri e rubare il cibo dalle ciotole dei suoi ‘concittadini’.

Anche i gatti quindi paiono avere una sorte di “codice comportamentale”: evitano di invadere il territorio altrui nella maggior parte dei casi, ma i più audaci sono pronti a sfidarne il momentaneo proprietario pur di allargare la propria “mappa personale”.

Nessuno di quelli interessati inoltre ama allontanarsi troppo da casa: la più affezionata è Rosie, solo 40 metri, mentre il più indipendente è Ginger, che distanza quasi 200 metri dalla propria dimora.

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“Conosciamo molto di più il comportamento dei felini selvaggi rispetto quelli addomesticati” ha commentato Alan Wilson, facente parte del team del Royal Veterinary College. “Tracciare simultaneamente i movimenti di 50 gatti ‘vicini’ è stata un’opportunità fantastica per scoprire di più riguardo le loro attività, interazioni e comportamento territoriale.”

I padroni di questi gatti, fino a poco tempo fa, erano all’oscuro delle abitudini dei loro mici. Solo grazie a ‘La vita segreta dei gatti’, sono riusciti a capire qualcosa in più sulle vite dei loro animali. I risultati di questo esperimento? I gatti tendono spesso a non superare i confini territoriali di altri gatti: quando lo fanno scelgono momenti in cui i vicini non ci sono.

Anche se rimangono lontani da casa per ore, spesso tendono a non allontanarsi più di 50 metri, preferendo aggirarsi sempre nella stessa area. Ma i filmati hanno rivelato anche ‘liti’ per contendersi la stessa zona, un incontro con una volpe e l’attacco a un nido di uccellini.

Fonte:  ilnavigatorecurioso.myblog.it

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