La friggitrice ad aria o l’aspirapolvere robot ti spiano : la raccolta dati elettrodomestici Smart
Gli elettrodomestici smart promettono di semplificare la vita, ma a quale prezzo? Un recente report di Which?, una rivista britannica, ha rivelato che molte di queste tecnologie raccolta dati elettrodomestici smart agli utenti in modo invasivo, profilando gli utilizzatori con informazioni spesso superflue e non necessarie al funzionamento.
Quali Dati Raccolgono gli Elettrodomestici Smart?
Secondo il report di Which?, gli elettrodomestici smart come friggitrici ad aria, frigoriferi e aspirapolvere robot, raccolgono una quantità sorprendente di dati. Ad esempio, una friggitrice ad aria di Xiaomi richiedeva l’accesso alla posizione dell’utente e raccoglieva dati tramite tracker di Facebook e TikTok for Business. Anche altre marche, come Aigostar, chiedevano informazioni personali come il sesso e la data di nascita dell’utente.
Oltre a questi dati, alcuni elettrodomestici smart richiedono permessi per accedere ad altre informazioni sensibili. Questi includono l’accesso ai contatti, alla cronologia delle chiamate e persino alla fotocamera del dispositivo. Molte di queste richieste sono superflue e non necessarie per il funzionamento dell’elettrodomestico.
La raccolta di questi dati solleva preoccupazioni sulla privacy e sulla sicurezza degli utenti. Gli utenti devono essere consapevoli dei permessi richiesti e valutare se è veramente necessario concederli. Alcune delle informazioni raccolte vengono utilizzate per creare profili dettagliati degli utenti, che possono poi essere venduti a terze parti per scopi di marketing.
I Permessi Richiesti e i Rischi per la Privacy
Molti elettrodomestici smart richiedono permessi eccessivi durante la fase di configurazione. Prodotti come gli smartwatch dei brand Kuzil e WeurGhy, disponibili su Amazon, limitano le funzionalità se l’utente non concede tutte le autorizzazioni richieste. Questi permessi possono includere l’accesso alla posizione esatta, la registrazione audio e la conoscenza delle app installate sul dispositivo.
Oltre a queste richieste, alcuni dispositivi chiedono accessi ancora più invasivi, come la possibilità di controllare la fotocamera o il microfono del telefono. Queste richieste sono spesso ingiustificate rispetto alle funzionalità offerte dagli elettrodomestici stessi.
La concessione di tali permessi espone gli utenti a seri rischi di privacy. Le informazioni raccolte possono essere utilizzate non solo per migliorare i prodotti, ma anche per scopi di marketing o rivendute a terzi. Gli utenti devono essere consapevoli dei rischi e selezionare con cura le autorizzazioni concesse durante la configurazione.
Infine, per proteggersi dalla raccolta dati invasiva, è consigliabile leggere attentamente le politiche sulla privacy e limitare i permessi ai soli necessari. Un uso consapevole e attento degli elettrodomestici smart può contribuire a proteggere la propria privacy e sicurezza.
Come Proteggersi dalla Raccolta Dati Invasiva
Per proteggersi dalla raccolta dati invasiva, è importante essere consapevoli delle autorizzazioni richieste dagli elettrodomestici smart. Il report di Which? consiglia di non concedere permessi non essenziali, come l’accesso alla posizione per dispositivi che non ne hanno realmente bisogno.
Alcuni consigli pratici includono:
- Rivedere le impostazioni di privacy: Prima di installare un nuovo dispositivo smart, esamina attentamente le impostazioni di privacy e limita i permessi a quelli strettamente necessari.
- Utilizzare reti Wi-Fi sicure: Collega gli elettrodomestici smart a reti Wi-Fi protette da password per evitare accessi non autorizzati.
- Aggiornare regolarmente il software: Mantieni aggiornati i firmware e le applicazioni degli elettrodomestici per proteggere i dati da vulnerabilità di sicurezza.
Nel Regno Unito, l’ICO (Information Commissioner’s Office) rilascerà nuove linee guida nel 2025 per migliorare la trasparenza nella raccolta dei dati. Tuttavia, la protezione completa rimane una sfida, specialmente per prodotti di aziende estere.
Gli utenti devono essere proattivi nel gestire le autorizzazioni dei loro dispositivi smart. Essere informati e prendere decisioni consapevoli sui permessi concessi può ridurre i rischi di raccolta dati invasiva.
L’Utilizzo dei Dati Raccolti
I dati raccolti dagli elettrodomestici smart vengono utilizzati per comprendere meglio le abitudini degli utenti e offrire prodotti più adatti. Questi dati sono preziosi per le aziende, poiché possono aiutarle a migliorare i loro prodotti e servizi, rendendoli più in linea con le esigenze dei consumatori.
Tuttavia, c’è il rischio che queste informazioni vengano vendute a terze parti. Questa pratica espone gli utenti a spam e rischi di sicurezza informatica. Le aziende potrebbero utilizzare questi dati per scopi di marketing, inviando pubblicità mirata basata sulle abitudini di utilizzo degli elettrodomestici.
In alcuni casi, le informazioni raccolte possono essere sfruttate in modi meno trasparenti. Ciò include la vendita di dati a broker di dati o ad altre aziende, che possono poi utilizzare queste informazioni per scopi diversi da quelli dichiarati inizialmente. Questo solleva preoccupazioni sulla privacy e sulla protezione dei dati personali degli utenti.
Per evitare rischi di sicurezza, è fondamentale che gli utenti comprendano come vengono utilizzati i loro dati e quali permessi stanno concedendo. La trasparenza delle aziende nella gestione dei dati è cruciale per costruire fiducia e proteggere i consumatori da eventuali abusi.
Conclusione
La tecnologia smart offre comodità, ma solleva importanti questioni di privacy. Gli utenti devono essere informati sui dati raccolti e sulle autorizzazioni concesse. La consapevolezza e la cautela sono fondamentali per proteggere la propria privacy in un mondo sempre più connesso.
Redazione
Foto di Jakub Zerdzicki: www.pexels.com
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