Amazon punta allo spazio con un sistema di consegna commerciale verso la Luna

Il prossimo obiettivo ambizioso di Amazon potrebbero essere le consegne stellari: come annunciato nelle scorse settimane, infatti, il fondatore del colosso dello shopping online punta decisamente alla Luna attraverso la sua società privata Blue Origin, che sta studiando la costruzione di una capsula-cargo per i rifornimenti dalla Terra verso il satellite.

Mentre prosegue la conquista della Terra, ormai a dir poco “colonizzata” dal brand che sorride, Jeff Bezos ha già pronto l’obiettivo per un futuro neppure così tanto remoto, visto che il traguardo potrebbe essere tagliato entro il 2020. Di cosa stiamo parlando? Del nuovo progetto del fondatore di Amazon, che sta lavorando a una capsula per la distribuzione di prodotti verso la Luna!

 

Rotta sulla Luna. Facciamo un piccolo passo indietro: all’inizio di quest’anno la Nasa ha annunciato l’intenzione di inviare entro il 2019 una missione umana nell’orbita lunare, esattamente 50 anni dopo il primo allunaggio da parte dell’Apollo 11 e del suo equipaggio, con Neil Armstrong e Buzz Aldrin primi uomini a poggiare il piede sulla superficie del nostro satellite. Questa nuova epoca di programmi e conquiste spaziali, però, vedrà protagoniste anche le aziende private, che non vogliono perdere questo “treno”.

 

Non solo Nasa. Infatti, pochi giorni dopo anche SpaceX (l’azienda creata dal Ceo di Tesla, Elon Musk) ha annunciato un progetto spaziale, ovvero l’intenzione di avviare una sorta di viaggio galattico per due privati cittadini verso la Luna e ritorno, a disposizione già dal 2018. Ecco che allora che entra in campo Jeff Bezos, che invece ha svelato al Washington Post (di cui tra l’altro è editore) la possibilità di avviare un nuovo interessante business nel campo della distribuzione.

 

Allargare la distribuzione. Dopo aver praticamente completato tutte le possibili variabili della distribuzione sulla Terra, con in ultimo il noleggio di una flotta di aerei Boeing 767 e poi il coordinamento dei movimenti delle navi cargo tra Cina e Stati Uniti, il nuovo tassello dell’imprenditore americano potrebbe essere proprio colmare la distanza tra il nostro pianeta e la Luna. La Blue Origin (un’altra compagnia di Bezos) starebbe infatti studiando il progetto di un veicolo speciale legato proprio a soddisfare le esigenze dell’insediamento umano sul satellite.

 

Un progetto ambizioso. La navicella cargo, nome in codice Blue Moon, potrebbe infatti essere utilizzata sulla rotta Terra-Luna per la spedizione di rifornimenti destinati proprio ai colonizzatori spaziali. Tra i dettagli rivelati nell’anticipazione giornalistica si legge anche che il veicolo potrebbe atterrare nelle vicinanze del cratere Shackleton, il cui bordo è esposto in modo quasi permanente alla luce solare (soluzione ideale per ricaricare i pannelli energetici), mentre sul suo fondo potrebbero esserci tracce di ghiaccio (elemento utile per supportare la presenza dell’uomo e per ottenere ulteriore carburante attraverso un processo di separazione di idrogeno e ossigeno).

 

Le consegne spaziali. Questa innovativa capsula potrebbe essere realizzata entro il 2020 e dovrebbe essere capace di supportare diversi tipi di lanciatori. Nel frattempo, è invece ufficiale l’accordo tra Blue Origin ed Eutelsat, che prevede il lancio di un satellite geostazionario fra il 2021 e il 2022 sul razzo New Glenn. Questo dunque potrebbe essere il primo passo nella sperimentazione di questo rivoluzionario “servizio di consegne” stellari, che potrebbe permettere di portare in più riprese materiale di vario tipo sulla superficie della Luna sin dai primi anni del prossimo decennio.

 

Concentrasi sul presente. Meglio restare con i piedi per terra (e sulla Terra), forse, e badare al predominio di Amazon sullo shopping online, che prosegue a ritmi incessanti come rivelano gli indicatori economici appena diffusi, che parlano di una ulteriore crescita accumulata a fine 2016. Ancora una volta, l’ingrediente principale del successo della compagnia sta nelle possibilità offerte ai clienti, che sul sito trovano migliaia di prodotti a prezzi convenienti. E non bisogna poi dimenticare la possibilità di risparmiare grazie alle tipologie di codice sconto Amazon che si trovano online, come spiegato da questo articolo, che offrono un motivo ulteriore per cliccare sul colosso dell’ecommerce. E magari contribuire a “investire” nel progetto lunare di Jeff Bezos.

Angelo Vargiu

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