Perchè il passaggio dell’asteroide Apophis il 9 gennaio è così importante?Apophis e l’effetto Yarkovsky

Un asteroide in transito
Gli astronomi si stanno preparando per i tanti appuntamenti astronomici previsti in questo 2013. Si comincerà la prossima settimana, quando 99942 Apophis, il 9 Gennaio alle 12:43, si avvicinerà alla sua distanza minima con la Terra, fornendo agli scienziati la possibilità di perfezionare i parametri orbitali del corpo. Apophis, un asteroide di 270 metri, prende il nome del Dio del male e delle tenebre della mitologia egizia. La sua massa, in caso di impatto con la Terra, sarebbe capace di fornire un’energia pari a 25 mila bombe nucleari di Hiroshima, con effetti potenziali naturalmente devastanti. Uno scenario ipotizzato nel 2004, quando la roccia spaziale generò allarme. I primi calcoli suggerirono una probabilità del 2,7% di collisione con il nostro pianeta nel 2029, che rappresentava la percentuale di probabilità più elevata di sempre per un asteroide. Il rischio, successivamente, fu ampiamente declassato, sino a giungere alla conclusione definitiva che Apophis nel 2029 non impatterà con la Terra. Tuttavia, il passaggio di tale data sarà determinante per capire il reale rischio del 2036, quando “ancora oggi – affermano gli scienziati del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA – c’è ancora una piccola possibilità di impatto”.

Credit: Nature
Una delle grandi incognite è rappresentata dall’effetto Yarkovsky, un fenomeno scoperto da un ingegnere russo del XX secolo. La superficie illuminata degli asteroidi (giorno) viene riscaldata dal Sole e si raffredda nella fase di non esposizione ai raggi solari (notte). A causa di questo fenomeno gli asteroidi tendono ad emettere una maggiore quantità di calore dalla zona superficiale che si trova a “pomeriggio”. Praticamente la parte più calda dell’oggetto cosmico irradia maggiore energia rispetto alla parte più fredda. Su un corpo sufficientemente piccolo tale spinta ha direzione opposta a quella dell’emissione termica e provoca una leggera accelerazione che finora non si era mai riusciti a misurare. La quantità di forza rilasciata è incredibilmente piccola, soprattutto considerando la massa complessiva degli asteroidi, ma nei 12 anni di osservazioni condotte su Golevka, la piccola forza osservata ha causato una deviazione di 15 chilometri. Applicando la stessa forza per decine di milioni di anni l’effetto sull’orbita dell’asteroide è immenso. La domanda che ci si pone, quindi è se, nel corso del tempo, l’effetto Yarkovsky sta fornendo un’accelerazione ad Apophis, alterando le stime per i futuri contatti. Il 9 Gennaio quindi, data del passaggio dell’asteroide, la NASA sarà alla ricerca di indizi attraverso le antenne di Goldstone, ubicate nel deserto del Mojave. Ma non solo: sarà puntato sull’asteroide anche il grande radiotelescopio di Arecibo, in Puerto Rico, che scandaglierà la roccia che transiterà a 14,5 milioni di chilometri dalla Terra. L’idea è quella di ridurre le incertezze orbitali, al fine di poter escludere eventuali impatti con largo anticipo.
Di Renato Sansone
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